FRANCESCA GHERMANDI
I misteri dell’oceano intergalattico
Eris Edizioni, 352 pag b/n, brossura – 22 euro
Il ritorno di una delle più geniali e meno etichettabili autrici del fumetto nostrano è stato accolto con entusiasmo e ha ricevuto due importanti premi (miglior fumetto al festival di Treviso e il Gran Guinigi a Lucca Comics&Games). Nato come un libro per ragazzi e destinato inizialmente al mercato giapponese, il diario di Barney, che si è svegliato cane dopo un naufragio e che deve ritrovare l’autentico sé stesso, era un racconto con una portata metaforica troppo grande per non estenderne il pubblico. Barney si mette in viaggio per i mari alla ricerca della chiavetta che gli sistemerà tutte le rotelle che l’incidente gli ha scombinato; incontrerà compagni di avventura, tanto da creare una vera e propria ciurma e cercare di risalire al vero sé tra molti misteri, toccando numerose isole di un’oceano intergalattico che ricorda l’esistenza stessa. Ghermandi solca la pagina con il suo tratto plastico, quasi gommoso, che dà vita a personaggi emblematici e marchingegni complicatissimi- spesso mutuati dalla storia del mare e della vela e spiegati nelle pagine gialle in appendice; la gabbia del racconto tradizionale a fumetti scompare sommersa tra i flutti dell’inchiostro della disegnatrice, qui in stato di grazia. Epico.

KALINA MUHOVA
Odio l’estate
Rulez, 148 pag colori, cartonato – 23 euro
Per Kalina Muhova, che abita in Italia da ormai dieci anni, l’estate è il momento in cui può tornare a trovare la sua famiglia in Bulgaria. In estate la mamma, che le ha confessato di essere malata di leucemia, compie gli anni. Ma le cose non vanno come dovrebbero, Kalina si rompe una gamba pattinando, non può partire. È un diario intimo questo nuovo fumetto che esce dopo Fuori casa, la bella antologia curata da Maledizioni in cui sono raccolte storie e illustrazioni disegnate con stili molto diversi: è un racconto esteso, narrato in prima persona, il resoconto di un gorgo che affronta con sofferta ironia la discesa nella depressione, causata dall’impotenza di fronte alla lontananza dalla madre, dallo scetticismo verso i metodi di cura poco ortodossi e efficaci da lei scelti, dal rispetto forzato di fronte all’incomprensibile volontà altrui. Con l’amore e l’accettazione dell’altra e della realtà, le cose andranno meglio. La storia della produzione di questo bel cartonato si affaccia nel racconto, disegnato con tavole regolari di sei vignette quadrate dal segno semplice e vibrante che si contorce nel malessere dell’autrice per acquistare colori sgargianti e pieni di vita nell’epilogo.
Un racconto di estrema sincerità e tenerezza.

SONNO
In un soffio
Oblomov, 148 pag., bicromia, brossura – 20 euro
Erre è una combattente in un mondo dove, da quando è iniziata la guerra quindici anni prima, splende solo il sole ed è sempre primavera. Della sua famiglia è rimasta solo la sorella, con la quale vuole riunirsi. Ma dal racconto che Erre porta avanti in prima persona, registrando messaggi vocali, emerge un tradimento: la protagonista è passata da difendere la propria città, alle file dei combattenti della zona 33 che proprio quella città vogliono riprendersi. Sonno-pseudonimo di Michela Rossi- si avvicina con libertà al trattamento grafica della figura umana, organizza le proporzioni in base all’emotività del personaggio, usa la bicromia nero/giallo senape per sottolineare gli elementi simbolici, rompe la concezione tradizionale della gabbia per consegnarci un racconto frammentato e inteso, come lo è la vita, specialmente durante i conflitti. Un graphic novel perfetto per riflettere sull’inutilità della guerra e sulle possibilità del linguaggio fumetto.

SILVIA ROCCHI
Vuoto a rendere
24orecultura, 112 pag., colori, brossura – 22,50 euro
Anche nel mondo che racconta Silvia Rocchi nel suo nuovo libro-un romanzo breve- è successo qualcosa di terribile: una catastrofe climatica ha sommerso il mondo ed Eva, la protagonista si pensa sola dopo l’avvenimento che ha cancellato i confini. Ma ci sono altri sopravvissuti che girovagano in una terra conosciuta ma ormai desolata. Hanno perso tutto, qualcuno anche la parola; sono nudi, le loro figure ricordano quelle dei disperati amanti masacceschi cacciati dal giardino dell’Eden. I loro corpi in cammino si muovono nell’acqua delle magnifiche tavole blu ottenute con la tecnica della monotipia, una delicata tecnica di stampa su lastra di plexiglas, ricorrente e riconoscibile nei lavori precedenti dell’autrice. Al racconto della ricerca di salvezza dei personaggi, si contrappongono i ricordi delle loro vite prima del cataclisma. Qui Rocchi torna ai pastelli e alle matite, al disegno vivido e scontornato e al registro delle storie domestiche, in cui emerge a pieno la cura per il character design e per il racconto delle relazioni umane che tanto ce l’hanno fatta amare. La sperimentazione grafica della stampa da sempre visita i suoi racconti, ma contamina qui il fumetto, entra nella gabbia della pagina, creando un fitto dialogo tra linguaggi al servizio di uno scenario post apocalittico nel quale si levano le domande esistenziali che ci accompagnano nel nostro tempo. Distopia blu.

SARAH MAZZETTI
Elsa, Morandi e l’Uovo verde
Canicola, 96 pag. colori, cartonato, – 20 euro
Elsa aveva già rubato canditi ai panettoni per farsi collane nell’acclamato I gioielli di Elsa; qui è una streghetta che entra nella vita e nei sogni del pittore Giorgio Morandi con la scusa di voler imparare a disegnare. Grazie a lei visitiamo la casa dove Morandi risiedeva con le tre sorelle, via Fondazza 36, ma anche e soprattutto la sua casa interiore, l’immaginario dell’artista popolato dalle sue celebri bottiglie. al centro dell’azione nel fumetto e dell’attenzione del creatore. Mazzetti alterna disegno, collage e materiali fotografici in questa meravigliosa fiaba dove il pittore si trova a vivere dentro alla propria immaginazione, aprendo spazi e riflessioni sull’importanza della fantasticheria anche nella produzione più rigorosa e sul sottile confine tra realtà e immaginazione che regola la creazione artistica. Per i lettori di ogni età.

ELISABETH PICH
Fungirl
Vulva Viking
Coconino Press, 48 pag. colori, brossura – 10 euro
Dopo il romanzo dal titolo omonimo, Fungirl di Elizabeth Pich torna con la sua coinquilina Becky e il di lei fidanzato Peter, in una storia breve. Qui la troviamo alle prese con una nuova occupazione precaria; Fungirl prova a fare la venditrice di corndog-un hotdog fritto- con scarsi risultati, si innamora di uno skater e influencer e nella prima notte di passione lo sfigura involontariamente con la sola forza della vagina. Sono elementi sufficienti per rilanciare le vicissitudini esilaranti e volutamente trash di questa Olivia dei nostri giorni, disinibita e irriverente, amante del sesso e totalmente pazza, creata dall’autrice del webcomic War and Peas. Fumetti adulti e scanzonati per il rilancio di una femminilità non normata e come da nome, divertita.

KATE BEATON
Ducks
Bao Publishing, 436 pagine b/n, cartonato – 27 euro
Molti meritati premi e altrettante menzioni per la canadese Kate Beaton nel suo graphic memoir racconta gli anni immediatamente successivi al suo Bachelor in Fine Arts, trascorsi come operaia nelle oil plant, le raffinerie di sabbie bituminose nello stato di Alberta. Asciutta nel segno nella caratterizzazione dei personaggi, Beaton si rivela un’accurata osservatrice delle complesse strutture delle raffinerie dove lavora, che restituisce dettagliatamente come fa con gli ambienti dove si consuma un rituale comune, ovvero il lavoro intensivo svolto per ottenere un guadagno garantito con lo scopo di saldare il debito contratto con le spese universitarie. Il fatto che Kate sia una ragazza giovane e carina in un contesto di lavoratori maschi e fuorisede complica le cose, la espone a soprusi e violenze non solo psicologiche, che Kate supererà e racconterà restituendo uno spaccato verosimile di quella realtà lavorativa e sociale. Un fumetto importante per il panorama della working class literature e per l’approccio interserzionale che in modo semplice ed efficace propone ai lettori.

HOWARD CHAYKIN
The Divided States Of Hysteria
SaldaPress, 160 pagine a colori, cartonato – 24,90 euro
Per esorcizzare il timore di un eventuale ritorno di Trump alla Casa bianca, niente di meglio di un tuffo nella saga distopica in quattro capitoli scritta e disegnata dal fumantino Howard Chaykin per Image Comics. Un ex agente segreto, una squillo trans d’alto bordo, un terrorista islamico, un truffatore ebreo e un attempato mafioso si ritrovano assoldati dal governo degli Stati Uniti per sventare i loschi piani di un’organizzazione terroristica che ha appena raso al suolo New York con una bomba nucleare. Inutile dire che l’impresa è irta di insidie. Dopo Time2, American Flagg! e Black Kiss, il settantatreenne guastatore del fumetto a stelle e strisce firma una nuova, scoppiettante invettiva a fumetti contro i guasti dell’impero americano, spingendo i confini del politicamente scorretto anche più in là di quanto fatto da birichinate come Watchmen, Deadpool o The Boys. Un’opera controversa, sexy, brillante e genuinamente «tosta».

OFFICINA INFERNALE
Glitch
Feltrinelli Comics, 144 pagine a colori, brossurato – 22,00 euro
Con trenta uscite l’anno, tenere i ritmi del catalogo Feltrinelli Comics è un’impresa, ma sui titoli più spiazzanti vale la pena di soffermarsi. È il caso dell’ultima fatica dello sceneggiatore e disegnatore veneto Officina Infernale AKA Andrea Mozzato, figlio degenere di numi del comic book come Jack Kirby, Simon Bisley e Kevin O’Neill. Fumettista underground di lungo corso e matita di opere curiose come i recenti Warhol-L’intervista e Iron Kobra, scritti rispettivamente da Adriano Barone e AkaB, in Glitch l’autore padovano aggiorna le atmosfere di Blade Runner al più cupo presente. In un mondo dove la morte è bandita, confinata in scontri virtuali da consumare in Rete, un misterioso serial killer semina il terrore tra le star del pop prossimo venturo. Ma un reporter che non ha niente da perdere indaga… fantascienza, «hard boiled» e un irresistibile segno acido per un fumetto tanto facile da leggere quanto estremo.

WILL MCPHAIL
Entra.
Tunué, 272 pagine a colori, cartonato – 24,00 euro
Impossibile tradurre al meglio il titolo originale del romanzo grafico d’esordio del giovane ma affermato vignettista del The New Yorker Will McPhail. In, infatti, è una preposizione ambigua, buona per definire sia uno stato in luogo («dentro»), sia uno status («di moda»). Ed è proprio in quest’ambiguità che si gioca lo psicodramma di Nick, illustratore di stanza in un quartiere gentrificato di una grande città anglosassone (ma potrebbero tranquillamente essere i navigli a Milano, o il Pigneto a Roma…). La quotidianità del giovane si gioca tutta tra un lavoro cool ma avaro di soddisfazioni e l’incapacità di andare oltre la superficialità dei rapporti con le persone che incrocia sulla sua strada. Questo, almeno fino a quando la sua tranquilla esistenza subisce uno scossone imprevisto… un racconto contemporaneamente divertito, feroce e attualissimo che colpisce al cuore per il respiro e l’accuratezza nel ritrarre la contemporaneità.

STEFANO TARTAROTTI
La Cana spiega cose
People, 120 pagine a colori, brossura – 20,00 euro
Quelli di People Edizioni hanno creato il brand «Sta rottura de cojoni dei fascisti»: già questo basterebbe a strappare l’applauso. Ma nel loro catalogo c’è ben altro. Vedi Stefano Tartarotti, illustratore per bambini, autore di strip per Smemoranda e Linus, vignettista per Il Post e sì, anche divulgatore. La Cana spiega cose, in effetti, è un libro che raccoglie una quantità impressionante di informazioni e statistiche. Il tutto, servito al lettore attraverso il linguaggio distintivo del cartoonist classe 1968: una narrazione gradevole e «pucciosa» che però non risparmia salutari colpi sotto la cintura. Leggere, per credere, i titoli di alcune tra le storie che compongono l’ossatura del volume: «La gestazione per altri spiegata con le minilepri», «Il proibizionismo spiegato dalle starne» o ancora «La smania per le armi spiegata con gli scoiattoli». Un libro per tutte le età, che non sfigurerebbe affatto nelle scuole. Se non ci fosse Valditara all’Istruzione, s’intende.

HAYAO MIYAZAKI
Il viaggio di Shuna
Bao Publishing, 152 pagine a colori, cartonato – 23,00 euro
È quasi un prequel di La principessa Mononoke questo manga datato 1983 del Maestro Miyazaki. Un lavoro rimasto inedito al di fuori della Terra del sol levante, che finalmente Bao porta sugli scaffali con la consueta cura editoriale e la traduzione del bravo Prisco Oliva. L’odissea al centro della narrazione è quella vissuta dal giovane principe di uno dei tanti regni fantastici creati da Miyazaki nella sua lunga carriera: spinto da una grave carestia a esplorare terre lontane alla ricerca di sementi leggendarie, come nella migliore tradizione il giovane Shuna è destinato a trovare molto altro. La promessa in quarta di copertina, «un’epica storia su carta che si legge come un film», è pienamente giustificata dal contenuto: testi e disegni, combinati con la sensibilità poetica assolutamente unica e distintiva del mangaka classe 1941 portano davvero lontano. Un volume di grande fascino, perfetto per tutti i lettori da 10 a 100 anni.