Che Napoleone Bonaparte sia stato, oltre al resto, «il maggiore scrittore del suo tempo» è affermazione, tanto sorprendente quanto autorevole, del grande storico della rivoluzione francese, e uomo politico, Adolphe Thiers, che aveva in mente i pezzi giornalistici, gli interventi politici, i bollettini della Grande Armée, le numerosissime lettere (quelle d’amore a Giuseppina, quelle militari dettate nel vivo delle campagne), e naturalmente il Memoriale di Sant’Elena, bibbia di un’intera generazione (si ricordi Julien Sorel, nel Rosso e il nero di Stendhal), di cui pure l’esule imperatore detronizzato condivide la paternità letteraria con Emmanuel de Las Cases. Di certo, Thiers non...