Il caso Suarez si ferma. Indagini sospese di colpo a tempo indeterminato per ripetute violazioni del segreto istruttorio secondo Raffaele Cantone, che coordina il pool di magistrati che lavora sull’esame farsa tutto Made in Italy, con domande e voto anticipato per ottenere la cittadinanza italiana per l’attaccante uruguaiano, vicenda finita su quotidiani e notiziari in giro per il mondo. Assembramenti di cronisti sotto la procura di Perugia, l’ira per la fuga di notizie dei giorni scorsi: il procuratore capo di Perugia ha deciso di aprire un fascicolo per accertare le responsabilità delle violazioni del segreto istruttorio. E quindi per ora si fermano le indagini che hanno svelato il coperchio su un esame truccato, secondo i magistrati di Perugia, che coinvolge la Rettrice e il direttore dell’ateneo, indagati per concorso in corruzione, con dubbi non chiariti sul coinvolgimento della Juventus, che ha contattato l’Università per stranieri per l’esame di italiano di Suarez – la moglie dell’attaccante, ora passato all’Atletico Madrid, è di origini friulane – perché interessata a ingaggiarlo, prima di ritirarsi di colpo dalla trattativa. Prima della decisione di Cantone, a Perugia ieri sono sfilati i legali della Juventus Luigi Chiappero e Maria Turco, ascoltati dai magistrati come persone informate dei fatti. Chiappero avrebbe ribadito l’estraneità ai fatti della Juventus. L’altro legale presente in Umbria, Maria Turco, è figura chiave, avendo seguito l’iter per l’esame di di Suarez assieme al direttore dell’ateneo, Bruno Olivieri, che è tra i cinque indagati. Ma i contatti tra la Juventus e l’ateneo umbro sono stati frequenti e hanno riguardato anche il direttore sportivo del club torinese, Federico Cherubini e Fabio Paratici, ovvero il dirigente vicino ad Andrea Agnelli che si occupa del mercato della Juventus. A breve i due dirigenti potrebbero essere ascoltati sia dalla procura perugina che dalla giustizia sportiva. Sempre ieri sono emersi grotteschi dettagli – riportati da Il Corriere della Sera – sulle domande rivolte in sede d’esame a Suarez e fatte recapitare in anticipo, in formato pdf via Teams (e recuperati dai magistrati), alla punta del Barcellona. Da come ti chiami alle foto di un cocomero e di un supermercato da nominare con i termini giusti, sino al complicato quesito su una città italiana a scelta (Torino, la risposta di Suarez), sino alla consegna del sospirato e faticato attestato B1 per la cittadinanza italiana.