Quarantacinque anni senza apparire – se non nello storico live in studio del 2001 immortalato prima su web e poi su dvd – ma sempre presente anche se solo attraverso la voce. Un gioco a cui Mina si presta attraverso copertine enigmatiche, scatti improbabili e dischi collocabili dentro e fuori dal tempo. Un po’come in questa ultima fatica discografica fuori dalla logica delle major – la Pdu viaggia da sola – ma ormai il confine fra musica liquida e fisica è sempre più labile – sfiorando appena quella che è la logica del radio friendly. Ti amo come un pazzo...