Oggi, dalle steppe dell’Asia occidentale al Mar Mediterraneo, c’è una drammatica ed esplicita rievocazione del controllo del mondo che è coloniale negli intenti e imperiale nella sua portata. La violenza strutturale della disuguaglianza planetaria che stimola la migrazione contemporanea e rivolte sociali ha riaperto le porte del passato. Migranti e minoranze, contestati da ferventi nazionalismi e dall’universalismo parrocchiale dell’identità, mettono in crisi il presunto illuminismo del progresso. LE NOSTRE MAPPE cognitive e fisiche sono rozzamente disturbate, persino lacerate, e non riescono a tracciare la diffusione e la profondità di ciò che sta accadendo. Le mappe, come hanno efficacemente sottolineato Sandro...