Ha debuttato nella sua forma completa (al teatro Basilica), dopo il «saggio» dello scorso anno come vincitore di un premio di drammaturgia, un testo dai caratteri fuori della norma. Ion (scritto e messo in scena da Dino Lopardo) racconta una storia familiare, ma lontana dagli stilemi borghesi cui siamo abituati sulla scena: è la storia di due fratelli, e del loro rapporto, nel profondo sud, in una oscura Lucania spesso notturna. Ma, soprattutto, la caratteristica più forte e centrale di questo spettacolo sta in un rigoroso dialetto lucano, oscuro quanto fascinoso nella sua fonetica arcaica. NON MANCANO certo, anche nel...