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Frank Haffey, il portiere burlone

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Sport I nove gol subiti dal portiere della Scozia nel tempio di Wembley

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 20 settembre 2014

Per il portiere del Celtic Frank Haffey la convocazione in nazionale arrivò in occasione di un’importante partita tra Scozia e Inghilterra giocata a Wembley il 15 aprile 1961. Nel Celtic quell’anno Frank Haffey stava giocando bene, anche se aveva appena 22 anni, e quando il portiere titolare della nazionale scozzese Bill Brown si infortunò, difendendo in campionato la porta degli Spurs, e il portiere di riserva Lawrie Leslie aveva riportato una ferita con 11 punti di sutura, la scelta cadde inevitabilmente su Frank Haffey.

 

Il giovane portiere quel giorno non stava nella pelle, era stato chiamato a difendere la porta della Scozia contro l’Inghilterra a Wembley, nel tempio del calcio. Nessuno così giovane aveva indossato la maglia numero uno della nazionale scozzese. Frank Haffey era un tipo strano e ben presto era diventato il beniamino dei tifosi del Celtic, perché quando la palla era nella metà campo avversaria, era solito arrampicarsi sulla traversa e distendersi, fingendo di schiacciare un sonnellino. Quel giorno il sonno glielo tolsero gli inglesi, che gli rifilarono ben 9 gol, e la Scozia perse 9-3. Il primo tempo si era chiuso con un secco 3-0 a favore degli inglesi, ma nei primi 8 minuti della ripresa gli scozzesi segnarono 2 gol e riaprirono la partita. Nei rimanenti 36 minuti di gioco, gli inglesi segnarono altri 6 gol e per Haffey non ci fu nulla da fare. L’indomani il Sunday Express pubblicò in sequenza le foto dei 9 gol, e il burlone Frank Haffey, dopo aver girato a piedi tutta la notte per Londra con un amico per smaltire la rabbia, si fece fotografare davanti alla torre dell’orologio del parlamento con la scritta «Wath time is it? Nearly ten past Haffey».

 

Troppo per gli scozzesi, inutile dire che per il giovane portiere del Celtic fu anche l’ultima convocazione in nazionale, dopo quella sonora sconfitta. Per Frank Haffey poteva essere una consolazione leggere sui quotidiani scozzesi del giorno dopo che peggio di lui aveva fatto Andrew Lornie, quando nel settembre 1885, durante una partita per la Coppa di Scozia tra l’Arbroath e il Bon Accord, il portiere che difendeva di quest’ultima prese ben 36 gol, ma allora il calcio era agli albori rispetto a quello giocato nel 1961. I tifosi delle squadre avversarie del Celtic non si fecero sfuggire l’occasione per coniare canti e sfottò indirizzati ad Haffey su quel 9-3, che spesso quando la palla era lontana, si girava verso la tifoseria avversaria e si improvvisava direttore d’orchestra, spiazzandoli. Frank Haffey difese la porta del Celtic ancora per alcuni anni, e a un certo punto alcuni calciatori inglesi autori dei 9 gol affermarono che solo su due reti vi erano responsabilità sue, il resto era da attribuire all’intera nazionale scozzese. Chiusa la carriera, Frank Haffey si trasferì in Australia, dove ebbe successo come cantante di cabaret.

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