Considerato a lungo come un esercizio poco edificante di aggressività incontrollata verso la teoria e la prassi psicoanalitiche – perché individuava un’intima contraddizione tra l’affidare la trasmissione del sapere psicoanalitico a una qualche istituzione (con il relativo carico di ideologia e di uniformazione al discorso del maestro di turno) e la necessaria dissoluzione del transfert a cui mira l’avventura analitica – il saggio di Francois Roustang, Un destino sì funesto (a cura di Luigi Francesco Clemente e Franco Lolli, Orthotes, pp. 205, € 20,00 )  sostiene che affidarsi passivamente ai concetti altrui, evitando il rischio di un’invenzione teorica in prima...