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Francia, picco di casi. Stretta e booster dopo tre mesi

Francia, picco di casi. Stretta  e booster dopo tre mesiParigi – Ap

La Francia punta sul vaccino per far fronte all’impennata di contagi, tra l’ondata Delta non ancora finita e la nuova Omicron crescente. È la chiave di volta della strategia di […]

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 28 dicembre 2021

La Francia punta sul vaccino per far fronte all’impennata di contagi, tra l’ondata Delta non ancora finita e la nuova Omicron crescente. È la chiave di volta della strategia di Parigi. Il richiamo sarà possibile da oggi dopo tre mesi (fino a ieri era di 4). Il parlamento (Assemblea mercoledì, Senato il 5 gennaio) esaminerà la proposta di legge sul passaggio dal pass sanitario al pass vaccinale, che diventa obbligatorio in tutti i casi previsti finora dove era possibile utilizzare anche un tampone. Ieri, dopo un Consiglio di difesa e un Consiglio dei ministri, il governo ha definito la nuova strategia. Non ci sarà lockdown per Capodanno (anche se i cittadini sono invitati a non fare grandi feste).

Le scuole riapriranno in presenza il 3 gennaio, come previsto, perché, ha detto il primo ministro Jean Castex, la priorità del governo è sempre stata di lasciare l’insegnamento aperto, la chiusura è considerata l’«estremo ricorso». Ci sarà un nuovo punto il 5 gennaio. Il telelavoro diventa obbligatorio, dove possibile, per tre giorni la settimana, o quattro. Castex ha giocato la carta della pedagogia: ha spiegato una volta di più, per convincere i no vax, che anche se ci sono contagi tra i vaccinati, il vaccino protegge dalle forme gravi. Nel fine settimana c’è stato in Francia un picco di contagi, 100 mila casi al giorno, il più alto dall’inizio della crisi del Covid. Ci sono 3300 persone in rianimazione. Ma ci sono i vincoli economici: per i contagiati l’isolamento è ridotto a sette giorni mentre non ci sarà più per i casi-contatto, per evitare di bloccare l’economia.

L’obiettivo è convincere i 5-6 milioni di francesi che non si sono fatti ancora vaccinare. Si deve evitare la paralisi del Paese, ma il governo lancia un appello ai cittadini, nell’incertezza che domina l’ondata Omicron, alla responsabilità personale. La Francia non segue il giro di vite di Olanda o Danimarca, perché non risulta che sia stato veramente efficace. Però limita le grandi riunioni: mascherina obbligatoria nei luoghi che ricevono pubblico, come i cinema, dove non si potrà più né bere né mangiare, 2 mila persone al massimo al chiuso, 5 mila all’esterno, nei bar le consumazioni si faranno solo seduti.

La situazione è «estremamente tesa», ha detto Castex, ma il governo spera nella minore gravità degli effetti del contagio Omicron, soprattutto tra i vaccinati. «Potrebbe esserci una buona notizia», ha detto il ministro della Sanità, Olivier Véran, la variante Omicron con un forte tasso di vaccinazione potrebbe essere meno grave del previsto. La vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni è ormai aperta. In Francia è corsa ai tamponi, un milione prima di Natale. Véran guarda a Israele e non esclude la quarta dose, «a suo tempo» se l’esempio sarà concludente.

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