A quarant’anni dalla legge Basaglia, che venne varata il 13 maggio del 1978, uno sforzo ancora ci attende: riaffermare non solo la dimensione soggettiva del fenomeno psicopatologico, ma anche il suo profondo legame con la struttura macro-sociale di cui è espressione. Si tratta – come scrive Mark Fisher, in Realismo capitalista – di «ripoliticizzare la malattia mentale»: la diagnosi psicologica deve intrecciarsi a quella sociale (e, più in generale, politica) del fenomeno psicopatologico e a una simultanea analisi critica delle dinamiche (economiche, in special modo) che ne sono, in parte, all’origine. In assenza di questa attenzione, gli operatori della salute...