Fra leggenda e realtà sulle tracce di Bonnie & Clyde
Cinema Su Netflix «Highwaymen» di John Lee Hancock, storia dei Texas Ranger che braccarono la celebre coppia
Cinema Su Netflix «Highwaymen» di John Lee Hancock, storia dei Texas Ranger che braccarono la celebre coppia
Immortalati nell’immaginario collettivo da Faye Dunaway e Warren Beatty nel film del 1967 di Arthur Penn, Bonnie & Clyde quasi non appaiono nel «controcanto» di Gangster Story realizzato da John Lee Hancock, Highwaymen – L’ultima imboscata (su Netflix), che racconta invece la caccia ai due celebri fuorilegge statunitensi e alla loro gang da parte dei due ex Texas Ranger Frank Hamer (Kevin Costner) e Maney Gault (Woody Harrelson). È il 1934 e il corpo dei Ranger è stato interamente congedato dalla governatrice del Texas Ma Ferguson (Kathy Bates nel film), costretta però a cercare l’aiuto di Hamer per porre fine alle scorribande della Burrow Gang.
Invecchiati, appesantiti dagli anni e dal tempo passato in ritiro la coppia di Ranger del film fa quasi il verso al Clint Eastwood fuori forma degli Spietati. Anche le sanguinose missioni dei Ranger appartengono a un passato leggendario, quello del West, dove il confine fra legge e il suo contrario è labile, e la violenza imperversa. Non a caso le agenzie di polizia tradizionali – statali e federali – non riescono a venire a capo del duello a distanza con Bonnie e Clyde, popolarissimi outlaw assurti allo status di superstar alla stregua di un John Wesley Hardin – o degli altri nemici pubblici degli anni Trenta.
«HIGHWAYMEN» è stato castigato da molti per il suo intento moralista e reazionario: condannare il processo di divizzazione di due assassini e celebrare invece gli uomini di legge che hanno interrotto la lunga scia di sangue che si sono lasciati alle spalle di Stato in Stato.
Ma se è vero che il film gronda retorica sui poliziotti assassinati dalla celebre coppia, e sulle masse affamate dalla Grande Depressione pronte a incensarli come novelli Robin Hood, inciampa soprattutto nell’intento quasi opposto: di «dimostrare» attraverso interminabili fiumi di parole – e nonostante due splendidi attori come Costner e Harrelson – la tesi per cui Bonnie e Clyde e i due Ranger con le loro decine di messicani morti sulla coscienza non sono in fondo così distanti. Per farlo sarebbe bastata la sequenza dell’ultima imboscata citata dal titolo: un massacro senza eroismo o romantici duelli, come testimoniano le immagini d’archivio della Ford crivellata dai proiettili su cui si è conclusa la vita di Bonnie e Clyde.
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