Fondi per sostituire i lavoratori della scuola senza green pass
Il decreto stanzia nel 2021 358 milioni per eventuali supplenze Ai dirigenti scolastici il compito di vigilare. Flc Cgil: «Non accettiamo penalizzazioni per dipendenti e presidi»
Il decreto stanzia nel 2021 358 milioni per eventuali supplenze Ai dirigenti scolastici il compito di vigilare. Flc Cgil: «Non accettiamo penalizzazioni per dipendenti e presidi»
Scuola in presenza. Il governo ha introdotto il green pass per il personale ma il timore è che il virus finirà per circolare tra gli studenti, soprattutto gli under 12 non vaccinabili. Mascherine e distanziamento erano previsti nel piano sicurezza anche l’anno scorso ma non sono serviti a evitare la dad. Così il decreto varato giovedì sera, pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri, prevede 100 milioni per effettuare uno screening della popolazione scolastica, compito affidato al commissario Figliuolo, e 358 milioni per l’anno 2021 per pagare chi dovrà sostituire il personale «assente ingiustificato». Assenti ingiustificati saranno considerati i lavoratori del comparto senza green pass (o esenzione) oppure senza tampone effettuato entro le 48 ore: «A decorrere dal quinto giorno di assenza – si legge nel dl – il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento».
I SINDACATI al ministro Bianchi venerdì hanno chiesto: «Chi controllerà che siano vaccinati o con tampone recente le tante figure che entrano in contatto con gli studenti, dai volontari agli assistenti per i disabili?». Il testo del decreto specifica: «I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi dell’infanzia nonché delle scuole paritarie e delle università sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni». La sanzione va da 400 a mille euro. «La conseguenza della violazione di un obbligo è la sanzione, succede anche per chi omette di trasmettere all’Inail la segnalazione degli infortuni sul lavoro» la replica di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, che aggiunge: «Mi preoccupa di più che i dirigenti scolastici non abbiano a disposizione le risorse umane necessarie, personale di segreteria e quadri intermedi, indispensabili per i sempre più numerosi impegni».
La segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, attacca: «Chiediamo la modifica della norma che prevede sanzioni per i presidi. Viene previsto per il preside un nuovo profilo, l’ispettore per la salute. Non può essere individuato il dirigente per un adempimento che non attiene al ruolo. Il primo settembre riprendono le attività del Piano estate: entreranno nella scuola decine di persone che provengono da associazioni, privati e terzo settore nell’ambito dei Patti di comunità. Chi deve controllare?». L’Anief: «Si va verso lo sciopero generale».
DALLA FLC CGIL, il segretario generale Francesco Sinopoli: «Non accetteremo penalizzazioni per i lavoratori e scarichi di responsabilità sui dirigenti scolastici. Chiediamo tamponi gratuiti per studenti e lavoratori. Alla scuola non servono sanzioni ma il potenziamento delle scarse risorse messe dal governo». E sui contagi: «Almeno 4 milioni di alunni under 12 non potranno essere vaccinati – prosegue Sinopoli -. Bisogna approntare tutti gli interventi necessari, dal distanziamento alla riduzione del numero di alunni per classe, alla conferma dell’organico straordinario, dal nodo dei trasporti alla gestione delle quarantene. Serve investire sulla medicina scolastica, effettuare uno screening costante, tracciare i contagi». Il settore è in allarme: «Sulle sanzioni ai presidi è in corso una riflessione politica – ha spiegato la sottosegretaria 5S all’Istruzione, Barbara Floridia -, il parlamento potrebbe proporre degli emendamenti. Il malessere c’è per le sanzioni e la vaghezza della norma. Serve una circolare».
SE PER GLI UNDER 12 il vaccino ancora non c’è, il report settimanale (aggiornato a ieri) rifà la conta degli immunizzati. Nell’ultima settimana la media è stata di 424.765 dosi al giorno effettuate, in calo rispetto alla settimana precedente (513.213 al giorno). Sulla flessione influiscono le ferie e anche l’attacco hacker alla regione Lazio. Personale scolastico: è senza prima dose il 14,87% degli addetti (217.870 persone) ma è un numero probabilmente non veritiero poiché un parte può essere stata vaccinata negli open day o negli hub per fasce d’età. Figliolo ha chiesto alle regioni di verificare i dati entro il 20 agosto incrociando le banche dati. Bianchi ha ammesso che potrebbero già essere al 90%.
STUDENTI VACCINABILI. Nella fascia 12 – 15 anni sono in 207.850 (9,02%) ad aver concluso il ciclo; in 524.042 (22,73%) hanno avuto la prima dose (un milione e 772mila sono del tutto scoperti). Tra i 16 – 19 anni, il 54,27% ha fatto la prima dose, il 32,43% ha chiuso il ciclo e poco più di un milione è ancora scoperto. Sono invece 4,4 milioni gli italiani over 50 che non hanno fatto neanche una dose (la metà cinquantenni).
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