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«Foggia modello vincente. Ma contano le proposte»

«Foggia modello vincente. Ma contano le proposte»Leonardo Donno

Elezioni Intervista a Leonardo Donno, deputato e coordinatore del Movimento 5 Stelle pugliese

Pubblicato circa un anno faEdizione del 25 ottobre 2023

Leonardo Donno, deputato, è anche il coordinatore del Movimento 5 Stelle in Puglia. A lui chiediamo se esiste un «modello Foggia» dopo la vittoria del campo largo che sosteneva la candidata a sindaco Maria Aida Episcopo. «Esiste un modello che si basa sul rispetto degli impegni presi in campagna elettorale con i cittadini – dice Donno – Una strada che si può percorrere solo portando avanti in maniera seria e determinata gli obiettivi politici che sono alla base di un patto. L’elezione di Episcopo rappresenta la vittoria di tutte quelle persone che si sono ribellate a un passato in cui la cattiva politica del centrodestra ha portato a uno scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Un messaggio chiaro, diretto, a chi per anni ha pensato al proprio tornaconto invece di dedicarsi a una città che ha bisogno di crescere».

Al di là delle specificità locali, considera che lo schema che ha vinto a Foggia sia esportabile?
Se dovessero esserci le condizioni è un modello che può essere riproposto. Ma non esiste la ricetta perfetta, esiste la volontà di lavorare per il bene dei cittadini. Il M5S ha sempre messo davanti a tutto i temi, e solo dopo si può discutere dei nomi. Anche a Foggia abbiamo adottato questo metodo: una volta condivisi gli obiettivi si è discusso dei candidati su cui è stata imprescindibile l’affidabilità, elemento ben presente nei candidati.

Voi al voto amministrativo siete spesso stati deboli…
Storicamente il M5S ha avuto delle difficoltà nelle elezioni amministrative, ma Foggia si è rivelata sicuramente un ottimo modello e si è lavorato bene insieme agli eletti, iscritti e candidati allargando anche alla società civile. Proveremo a esportare questo modello anche in altri comuni, consci che ogni territorio è diverso e presenta differenti dinamiche. Stiamo raccogliendo i frutti del nuovo corso inaugurato dal presidente Giuseppe Conte, e siamo sicuri di raccoglierne ancora altri.

A questo proposito, come procede l’organizzazione territoriale promessa da Conte?
Continua senza sosta, sono partiti oltre 200 gruppi in tutta Italia e in queste settimane ne partiranno altri ancora. Stiamo individuando i referenti dei gruppi e rafforzando la nostra rete territoriale anche mediante la presenza nelle nostre amministrazioni comunali. Particolare attenzione anche ai giovani a cui vogliamo dare ampio spazio.

Francesco Boccia commentando la vittoria di Episcopo dice che il campo largo deve partire dal coordinamento delle opposizioni in Parlamento, a che punto siete anche rispetto alla manovra di bilancio?
Più che di campo largo credo sia più corretto parlare di campo giusto e scelte giuste. La manovra si sta rivelando l’ennesimo bluff a danno dei cittadini. Gli slogan della maggioranza si sono rivelati bugie: l’esecutivo non sta facendo nulla per aiutare i lavoratori e le imprese, per limitare i rincari sui carburanti da loro stessi causati, niente per il carovita, per l’aumento delle rate dei mutui. Stanno abbandonando milioni di persone che non riescono ad arrivare a fine mese. I danni di una classe politica incapace sono sotto gli occhi di tutti. Difficile non notare quanto sta accadendo e la totale assenza di una maggioranza che sta portando il paese alla crescita dello zero virgola. Le nostre battaglie sono note da sempre, ben venga se altre forze politiche le condividono. Dalle parole poi è importante passare ai fatti.

Conte proprio da Foggia ha annunciato che sarete in piazza alla manifestazione nazionale per la pace del 27 ottobre, pensa ci sarà anche Schlein?
Non entro nel merito delle questioni del Pd. Sappiamo che la guerra è un tema divisivo per loro, però c’è un paese intero preoccupato per quanto accade e la politica non dovrebbe ignorare questo sentimento comune. Di questi tempi il 5 novembre dello scorso anno, 100 mila persone scendevano in piazza per la pace in Ucraina, contro la volontà di percorrere solo la soluzione militare.

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