Si apre oggi con l’anteprima italiana del primo capitolo di Trilogia Cadela Força, La sposa e Buonanotte Cenerentola, la nuova edizione di FOG, il festival delle performing arts alla Triennale di Milano.

L’autrice Carolina Bianchi, artista e performer brasiliana che vive a Amsterdam, porta in scena sul suo corpo una riflessione che mette al centro la violenza, lo stupro e il femminicidio.

«Molte di noi hanno storie di paura e abusi, la violenza sessuale se non ci riguarda personalmente è qualcosa che conosciamo bene per via di amiche e conoscenti, ci tocca continuamente» dice l’artista che nel titolo fa riferimento al soprannome delle cosiddette droghe dello stupro sciolte di nascosto nel bicchiere delle vittime.

TRA LE PROPOSTE di un cartellone molto attento alle ricerche contemporanee nelle forme più diverse, i madalena reversa, progetto artistico fondato da Maria Alterno e Richard Pareschi, che tornano al festival con una riflessione sul rapporto fra umano e invisibile attraverso la Salomè di Oscar Wilde (Salomè).

Cechov e Le tre sorelle sono il riferimento per il lavoro omonimo di Muta Imago, la compagnia romana guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg. Una rilettura in cui le tre donne rivivono i passaggi chiave delle loro esistenze tra passato e futuro.

Si respira in un giardino come in un bosco è il titolo della performance di El Conde de Torrefiel, in cui chi ne prende parte occupa contemporaneamente il ruolo dell’interprete e dello spettatore.

Guidato da un audio, ogni partecipante dà vita, individualmente, a una performance di autoteatro, in cui eseguire semplici azioni per poi sedersi e osservare i gesti della persona successiva.

Deriva Traversa è il titolo del lavoro della compagnia Dewey Dell tra miti popolari e vita agreste, corpo e canto.

Nella performance, i movimenti vengono accompagnati dagli ambienti sonori di Demetrio Castellucci e dalle voci di A dead forest index, il duo composto da Adam e Sam Sherry.