Flussi di coscienza e post punk
Note in quarantena Quattro titoli immancabili per gli ascolti ai tempi del Covid-19: da Todd Rundgren ai Doctors of Madness
Note in quarantena Quattro titoli immancabili per gli ascolti ai tempi del Covid-19: da Todd Rundgren ai Doctors of Madness
Todd Rundgren – Todd, Bearsville 1974
Avendo anticipato nell’album precedente, A Wizard, A True Star, le intuizioni di Devo e Residents sulla manipolazione e decontestualizzazione della forma-canzone, in questo doppio lp il prolifico cantautore, multistrumentista e produttore americano amplia le sue vedute. Le canzoni sono più solide e profonde, in una sorta di flusso di coscienza costellato da una moltitudine di sonorità elettroniche a tratti quasi pinkfloydiane. Dagli splendidi apocrifi beatlesiani al traboccante hard rock che inventa Chrome e Meat Loaf, alle sospese ballate, ai tanti strumentali, il disco risulta letteralmente ipnotico .
The Red Crayola With Art & Language – Kangaroo?, Rough Trade 1981
Guru della psichedelia texana, Mayo Thompson trova in Gran Bretagna la sua seconda vita artistica finendo per unire, sotto le insegne di un post free-form, outsider (o meno) della punk-wave; come in quest’album, un semi-concept dedicato al socialismo sovietico (non senza dosi di nonsense e ironia). Intese in parte come caricature e marcette, le canzoni sono in realtà sbilenche ballate di jazz-pop canterburyano, con momenti di raffinatezza estrema.
Essential Logic – Beat Rhythm News/Waddle Ya Play?, Rough Trade 1979
Dopo un’esperienza come sassofonista autodidatta nel gruppo punk degli X-Ray Spex, la londinese Lora Logic (che è presente anche nel succitato disco dei Red Crayola) forma gli Essential Logic, in cui si occupa di voce, sax e xilofono. Uscito dopo vari singoli, Beat Rhythm News ne consacra la vena assurdista. Gli Essential Logic si muovono nei confini di un post-punk aggressivo, squilibrato ma in qualche modo dolce, umido, sofisticato, con improvvisi momenti di lirismo (sempre filtrato da un tenero humor musicale). Un album gonfio, slabbrato, ma con una sua delicatezza di fondo.
Doctors Of Madness – Late Night Movies, All Night Brainstorms, Polydor 1976
Guidati dal carismatico cantante e chitarrista Richard Strange, I Doctors Of Madness furono una di quelle band britanniche, come Ultravox! e Be-Bop Deluxe, che partendo da premesse glam intuirono la punk-wave. Romantico, abrasivo, questo album d’esordio viaggia tra eruzioni hard, influenze psichedeliche, e struggenti ballate acustiche. Vicina al Bowie degli inizi quanto all’elegante ombrosità dei Damned (con cui collaborerà), la band non raccoglierà che poco del successo meritato.
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