In occasione dell’uscita della sua traduzione di Rollerball di William Harrison (Occam, 2024), abbiamo incontrato lo scrittore (e tante altre cose) Flavio Santi per una conversazione sulla fantascienza come genere a partire dalla letteratura ma con riferimento a adattamenti per il cinema, soprattutto in ambito anglofono. Leggendo la tua traduzione di «Rollerball», il racconto di William Harrison da cui Norman Jewison ha tratto l’omonimo film del 1975 con James Caan, mi viene da chiederti, che cos’è oggi la fantascienza (distopica)? La tecnologia è diventata talmente pervasiva tanto che a leggere Harrison, come a leggere tutta la buona fantascienza, l’impressione che...