Flai-Cgil sfida il bloqueo, solidarietà all’Avana
Cuba Il sindacato manda generi alimentari, ringraziamento per la cooperazione e sostegno dell'Isola durante la prima ondata di Covid
Cuba Il sindacato manda generi alimentari, ringraziamento per la cooperazione e sostegno dell'Isola durante la prima ondata di Covid
Due container carichi di generi alimentari stanno viaggiando verso Cuba. Una traversata di migliaia di chilometri, per portare la solidarietà della Flai-Cgil a un popolo sottoposto a un sempre più inspiegabile embargo, che gli Stati uniti mantengono da più di sessant’anni. Il sindacato vuole così sfidare l’odioso bloqueo, pensato e messo in pratica con l’unico obiettivo di soffocare l’economia dell’isola socialista. Nella tempesta di un mondo globalizzato a senso unico, la Flai è orgogliosa di poter aiutare concretamente il popolo cubano, che anche durante la pandemia ha elaborato, prodotto e messo a disposizione di tutti vaccini risultati assai efficaci. E fra le belle cartoline di un 2020 drammatico, c’è anche quella dei trentotto medici della brigata “Henry Reeve” che arrivarono all’aeroporto di Torino per aiutare l’Italia a combattere il Covid 19, quando ancora i vaccini erano lontani.
Il grazie della Flai è rappresentato da venti tonnellate di riso e legumi che raggiungeranno il porto di Mariel, nell’isola caraibica. Il Sntiap, gemello cubano del sindacato italiano dell’agroindustria, distribuirà i generi alimentari, partiti dal porto di Livorno.
PER LA FLAI quello con Cuba è un rapporto che dura da decenni, un legame affettivo che resiste, anche di fronte alle evoluzioni/involuzioni della geopolitica. Un’amicizia, per dirla con le parole del segretario generale Giovanni Mininni, «fatta di solidarietà, nel solco di quell’internazionalismo che ha reso grande il movimento operaio nel mondo». Un rapporto di «unidad y compromiso» per sostenere una causa che la sinistra italiana ha sempre difeso. A tal punto che le magliette con l’effige del Che o con la bandiera dell’isola continuano ad avere mercato.
Fra i progetti avviati dai due sindacati dell’agroalimentare a L’Avana c’è un orto all’interno della struttura “Benjamín Moreno”, un centro medico psicopedagogico specializzato. L’orto ha una funzione terapeutica, di grande beneficio per i pazienti del centro. L’iniziativa della Flai ha anche un valore simbolico, visto che l’embargo sotto l’amministrazione di Donald Trump è diventato, se possibile, ancora più duro, cercando di impedire la stessa possibilità di acquistare alimenti. Misure non cancellate, nonostante le promesse elettorali, da Joe Biden: Washington ha ignorato con arroganza la condanna dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, che esige di porre fine a questo disumano procedimento.
UNO DEI MEDICI più giovani della brigata “Henry Reeve” – intitolata ad un cittadino statunitense che combattè per l’indipendenza di Cuba – arrivato in Italia l’anno scorso per la sua prima missione, ha detto «Voy a ofrecer mi corazòn» (vi offrirò il mio cuore). Ad ogni chiamata di aiuto Cuba risponde con cooperazione e solidarietà. Un semplice grazie non era sufficiente, ecco così che la Flai ha dato solidarietà concreta inviando a Cuba un po’ dell’Italia migliore. Babbo Natale quest’anno non ha le renne, ma guida un bastimento lungo le rotte atlantiche.
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