Firenze Roma Napoli, incanto e spiritus loci in Shelley
Dal film "Beatrice Cenci" di Riccardo Freda, Italia e Francia, 1956
Alias Domenica

Firenze Roma Napoli, incanto e spiritus loci in Shelley

Il secondo Meridiano-Shelley Nel 1818 Shelley si costrinse a un esilio volontario in Italia: ne scaturirono vita piena (non turistica) ed elaborazioni intellettuali in serie. "Teatro, prosa e lettere", a cura di Francesco Rognoni
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 30 dicembre 2018
Di ritorno da Gerusalemme, nella sua breve sosta a Roma nel febbraio del 1857, Herman Melville scoprì con sorpresa che copie di un ritratto di Beatrice Cenci – un presunto Guido Reni – ospitato alla Galleria Corsini, dove Melville si recò, erano in vendita presso bottegucce di antiquari per pochi soldi, quasi come un musivo «ricordino» romano: «mi offrono una Cenci a 4 dollari». Beatrice era nota nell’Ottocento grazie a quel celebre dipinto (una Sibilla à la Domenichino?), reso ancora più celebre dalla fonte che le aveva ridato vita: il dramma The Cenci di Percy Bysshe Shelley, apparso nel 1819....
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