Cultura

Firenze ricorda la Comune guardando al presente

Firenze ricorda la Comune guardando al presente

L'appuntamento Domenica l'iniziativa «Décrétons le Salut Commun» che a partire dalle 15, e fino a sera, al Teatro de l’Affratellamento di via Orsini proporrà un convegno e uno spettacolo teatrale con la partecipazione dei collettivi studenteschi. Il principale relatore, Giuseppe Gambino, spiega il senso della giornata: «Ancora oggi la longevità e la freschezza della Comune risiedono nella sua straordinaria dimensione simbolica. Il suo lascito è stato difeso o condannato, ma nessuno ha potuto ignorarne o sminuirne l’impatto»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 17 settembre 2021

Il caso ha voluto che l’iniziativa messa in cantiere per domenica a Firenze dall’Archivio «Il Sessantotto» sulla Comune di Parigi, arrivi all’indomani della manifestazione «Insorgiamo» degli operai Gkn, che nella loro lotta hanno raccolto un generalizzato sentimento popolare di solidarietà e comunanza. Ben venga quindi la giornata «Décrétons le Salut Commun», che a partire dalle 15 al teatro de l’Affratellamento in via Orsini si svilupperà con un convegno e uno spettacolo teatrale con i collettivi studenteschi. «Per riflettere insieme su quell’esperienza – annota l’Archivio presentando l’appuntamento – e chiedersi cosa spinga gli esseri umani, in determinati momenti della Storia, a immaginarsi e tentare di costruire una società migliore».

NELLA GENESI del convegno ha pesato, una volta tanto in positivo, la possibilità che ha avuto il principale relatore Giuseppe Gambino di studiare e di scrivere un libro (di imminente pubblicazione) nei mesi di lockdown pandemico. «Grazie al mio maestro Enzo Collotti – racconta – che mi ha dato alcuni libri per approfondire un tema di cui in Italia, dopo le celebrazioni del centenario nel 1971, non si è scritto più alcunché, ho potuto scrivere una breve storia della Comune. Per far conoscere l’evento politico più importante del XIX secolo, l’archetipo di tutte le insurrezioni dell’epoca moderna, l’ultima rivoluzione nelle strade di Parigi. E ricordare poi sia il coraggio, l’audacia, la tragica fine e l’eroico martirio di migliaia di comunardi parigini, sia il fatto che la Comune rimane a tutt’oggi, come ha osservato Enzo Traverso, “una presenza durevole nella nostra coscienza storica”».

Nel convegno, che dopo Gambino vedrà gli interventi di Alidina Marchettini, Vito Nanni, Elio Marunti e Vincenzo Mordini, con gli intermezzi musicali «Terra Canto Memoria» di Angela Batoni e Matteo Ciaramelli, saranno analizzati non soltanto i 72 giorni di vita dell’esperienza comunarda, ma anche i mesi che ne precedono la nascita ufficiale (18 marzo 1871). A partire dalla creazione nel settembre 1870 del Comitato centrale dei 20 arrondissement municipali di Parigi, subito dopo la battaglia di Sedan che segnò la caduta di Napoleone III e che portò i prussiani vincitori a cingere d’assedio la capitale.

LA SERA (21.30) la giornata dedicata alla Comune, realizzata anche grazie al suo inserimento nell’Estate Fiorentina promossa dall’amministrazione comunale, si chiuderà con la piece teatrale Il senso Comune degli Ideali, sceneggiata da Elena de Nard e con sul palco gli Studenti di Sinistra dell’ateneo. Ben contenti, e orgogliosi, di far parte della giornata, per motivi che Gambino sintetizza così: «Ancora oggi la longevità e la freschezza della Comune risiedono nella sua straordinaria dimensione simbolica; un simbolo del socialismo come futuro possibile e desiderabile; un esempio da integrare nella memoria socialista e da elaborare criticamente in vista delle lotte future. Il suo lascito è stato difeso o condannato, ma nessuno ha potuto ignorarne o sminuirne l’impatto».

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