Firenze: richiedenti asilo iscritti all’anagrafe, Viminale bocciato
Firenze Il tribunale di Firenze ieri ha respinto il reclamo del ministero dell’Interno contro la decisione del giudice Carlo Carvisiglia, che aveva autorizzato un richiedente asilo somalo a presentare domanda di […]
Firenze Il tribunale di Firenze ieri ha respinto il reclamo del ministero dell’Interno contro la decisione del giudice Carlo Carvisiglia, che aveva autorizzato un richiedente asilo somalo a presentare domanda di […]
Il tribunale di Firenze ieri ha respinto il reclamo del ministero dell’Interno contro la decisione del giudice Carlo Carvisiglia, che aveva autorizzato un richiedente asilo somalo a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe di Scandicci. Il comune aveva rigettato la pratica in base all’articolo 13 del decreto Sicurezza («per i richiedenti asilo il permesso di soggiorno non è più un documento valido per chiedere la residenza»).
Il tribunale fiorentino ha bocciato il reclamo del ministero perché, secondo i giudici, non aveva «legittimazione» a impugnare la sentenza. Il giudice Carvisiglia a marzo aveva accolto il ricorso presentato dall’avvocata Noris Morandi dell’Asgi stabilendo: «Ogni richiedente asilo ha il diritto di soggiornare nel territorio durante l’esame della domanda di asilo». I comuni non possono rifiutare l’iscrizione all’anagrafe perché il diniego «sarebbe discriminatorio».
I giudici ieri hanno ricordano che i tribunali di Firenze, Bologna e Genova hanno emesso provvedimenti che hanno «offerto una lettura» del decreto Sicurezza «coerente con il quadro costituzionale ed eurounitario esercitando il potere, e il dovere, di interpretazione orientata al rispetto delle norme». Salvini aveva giudicato le sentenze «vergognose». L’avvocata Morandi spiega: «I giudici interpretano il decreto nell’unico modo coerente con la Costituzione. Anche le amministrazioni potrebbero farlo ma, siccome il testo non è di facile interpretazione, lasciano che sia il tribunale a risolvere la disputa».
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