«Riteniamo sbagliato e inopportuno il ricorso al Tar presentato dal governatore pugliese Emiliano non certo perché non abbiamo a cuore la salute dei cittadini, per noi pre-condizione rispetto a qualsiasi piano industriale. Il fatto è che attraverso il tavolo con il governo e Mittal avevamo già acquisito 2,7 miliardi di euro di fondi per la decontaminazione, e la sospensione decisa dal ministro Calenda in seguito a quel ricorso rischia di far ritardare e gettare tutto all’aria». Il segretario nazionale Fiom Cgil Rosario Rappa spiega così lo scontro che si è aperto tra i sindacati e le istituzioni locali sul futuro...