Finmeccanica, via alla cessione di Alenia a Capodichino
Nella stessa settimana in cui la Whirpool annuncia la chiusura dello stabilimento casertano di Carinaro, spostando le produzioni al centro nord, il colosso pubblico Finmeccanica avvia le procedure per la […]
Nella stessa settimana in cui la Whirpool annuncia la chiusura dello stabilimento casertano di Carinaro, spostando le produzioni al centro nord, il colosso pubblico Finmeccanica avvia le procedure per la […]
Nella stessa settimana in cui la Whirpool annuncia la chiusura dello stabilimento casertano di Carinaro, spostando le produzioni al centro nord, il colosso pubblico Finmeccanica avvia le procedure per la cessione del sito Alenia di Capodichino: dovrebbe finire in una srl in via di costituzione con un po’ di quote ad Alenia ma il timone in mano all’Atitech di Gianni Lettieri, la newco si occuperà di manutenzione dei velivoli. «Il trasferimento – si legge nella comunicazione ufficiale – avrà effetto entro il 30 giugno 2015 e coinvolgerà 178 dipendenti. La società napoletana, che ha già in manutenzione gli aerei Alitalia, allargherà il proprio stabilimento produttivo situato nell’area aeroportuale di Capodichino espandendo le proprie attività». I dipendenti sono in agitazione da mercoledì ma l’azienda pubblica procede senza discutere. Del resto il matrimonio è stato voluto dallo stesso premier Renzi, atterrato in elicottero nel piazzale dell’Ati tech a novembre per organizzare la cessione. Nell’accordo si prevede il trasferimento di immobili, fabbricati, impianti ed attrezzature nonché dei dipendenti addetti alle attività produttive.
Il piano Finmeccanica prevede poi per i due siti campani Alenia di Pomigliano e Nola un ridimensionamento, visto che l’assemblaggio fusoliere del C27J (un aereo da trasporto militare adatto ad atterrare su terreni difficili) verrà spostato su Torino Caselle. L’altra produzione campana, l’Atr, dovrebbe essere sostituita dal nuovo progetto «turboprop» e anche questo potrebbe prendere la via del nord adesso che non c’è più l’area di collaudo di Capodichino. Negativo il parere della Fiom: «E’ un’operazione – spiega Vincenzo Argentato, della segretaria provinciale Fiom – che mina alle fondamenta lo sviluppo industriale, tecnologico e occupazionale del settore aeronautico campano». Un processo di smantellamento in atto da tempo: un pezzo per volta, sviluppo e progetto vengono portati fuori dalla Campania. Proprio come sta accadendo con l’Indesit. Strano che il governo si lamenti dei piani di un privato e poi non spenda una parola con Finmeccanica.
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