Lavoro

Fincantieri, 19enne muore schiacciato

Fincantieri, 19enne muore schiacciatoIl cantiere navale Fincantieri di Monfalcone (Gorizia)

Strage sul Lavoro Monfalcone, quinta vittima in 10 anni. Tutti operai negli appalti. Ragazzo amputato da fresa a Udine. Denuncia della Fiom: il Jobs act ha tagliato i controlli

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 10 maggio 2018

Morire in un cantiere navale a 19 anni. Schiacciato da un blocco di cemento di sei quintali sotto gli occhi di tuo padre e tuo fratello maggiore.
L’inarrestabile striscia di sangue sul lavoro – oltre 200 morti dall’inizio dell’anno – ieri ha colpito uno dei cantieri più grandi del paese e una regione che sta pagando un tributo insostenibile alla carenza di sicurezza e di controlli.
Ieri mattina la Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) era il solito brulicare di migliaia di lavoratori di ditte d’appalto. Il giovane, Matteo Smoilis, originario di Fiumicello – lo stesso paese di Giulio Regini – lavorava per una piccola ditta che da 40 anni ha appalti diretti nel cantiere. Una ditta a conduzione familiare tanto che con lui lavoravano appunto il padre e il fratello maggiore che ha la qualifica di capo cantiere. Il cantiere è quello che sta varando una nave da crociera Msc. Il blocco che lo ha colpito è un carico in manovra che serve a tenere in alto parti dello scafo e viene abbassato per muovere i pezzi stessi. Appena sentito lo schianto è stato il padre a soccorrere, capite immediatamente le condizioni disperate del figlio li ha praticato a lungo il massaggio cardiaco. L’arrivo dei soccorsi e il trasporto in elicottero all’ospedale Cattinara di Trieste sono stati tempestivi ma poche ore dopo è arrivata la notizia del decesso.
Alla Fincantieri di Monfalcone i morti sono sul lavoro sono stati ben cinque negli ultimi dieci anni. L’ultimo poco più di un anno fa: il 2 marzo 2017 toccò ad un altro operaio degli appalti, un operaio che stava portando avanti lavori edili.
I sindacati hanno immediatamente proclamato uno sciopero e l’azienda ha bloccato la produzione. Per oggi è prevista una assemblea permanente con altre 8 ore di sciopero indette da Fim, Fiom e Uilm. L’Usb ha deciso di allargare lo sciopero a tutto il lavoro privato nel Friuli, l’astensione è prevista a fine turno.
«La situazione è insostenibile – denuncia Livio Menon, segretario provinciale della Fiom – . In Fincantieri lavorano ogni giorno 10mila persone di cui 8.500 sono di appalti esterni. Ogni appalto è basato sistematicamente sull’abbattimento del costo del lavoro e sull’aumento della produttività, due elementi che producono sistematicamente poca sicurezza. Noi con l’ultimo contratto integrativo abbiamo provato a far rientrare molti operai senza diritti nel contratto di somministrazione, ma il problema sicurezza è molto più grande».
Meno di una settimana fa la Fiom di Gorizia aveva chiesto più controlli a Monfalcone. «Il 3 maggio – racconta Menon – ho contattato l’Inl (l’istituto nazionale del lavoro che ha accorpato le funzioni ispettive prima suddivise fra ministero, Inps e Inail, ndr). Mi hanno detto che erano consci che servissero più controlli ma che non potevano garantirli chiedendo a noi di segnalare le situazioni più gravi perché hanno meno risorse e meno personale rispetto alla somma degli ispettori quando le competenze erano divise. Anche la Medicina del lavoro è nella stessa situazione – continua Menon – il responsabile mi ha spiegato che ha 5 persone, solo due nella provincia di Gorizia. La verità è che il Jobs act con questa unificazione ha prodotto risparmi per 600 milioni tagliando controlli, risorse e personale agli ispettori», conclude Menon.
Dare conto delle innumerevoli reazioni contrite e sdegnate di politici nazionali e locali non ha alcun senso.
La giornata di ieri è stata incredibile per il lavoro giovanile nella regione Friuli. Se martedì un operaio di 32 anni, originario di Caltanissetta, è morto per un incidente avvenuto alle Grafiche Tonutti di Fagagna (Udine), ieri uno studente di soli 16 anni impegnato in uno stage in un’azienda di Pavia di Udine è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro. Il giovane stava utilizzando una fresa e si è semiamputato una mano.

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