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Filmmaker, Prometeo liberato per Adriano Aprà

Filmmaker, Prometeo liberato per Adriano Aprà

Omaggio Un maestro: tra programmazione e sguardo sul mondo, il suo «Nuovo Cinema» in mostra

Pubblicato circa 5 ore faEdizione del 16 novembre 2024

L’edizione 2024 di Filmmaker è dedicata ad Adriano Aprà (1940-2024), per noi un maestro vero, che ci ha insegnato a vedere e a programmare, che ci ha dedicato il suo tempo – la prima volta è stata nell’inverno del 1996 quando stavo curando il mio primo programma per Filmmaker – per aiutarci a disegnare un percorso attraverso il cinema saggistico, che ci ha fatto scoprire Van der Keuken e capire Godard e Marker.

Nelle Note sul cinema saggistico che scrisse per il catalogo di Filmmaker 1996, Aprà identificava nel documentario «imperfetto» la chiave per accedere alla forma nuova che si andava delineando e, nello stesso anno, in occasione della XV Rassegna Internazionale Retrospettiva di Pesaro, apriva il programma di Il cinema e il suo oltre scrivendo: «Siamo malati di fiction: malattia contagiosa, che si diffonde al ritmo della cinefilia – una volta privilegio di cappella, oggi debordante e consolatoria maniacalità». E a dare una risposta positiva a quella dichiarazione che un po’ confusamente condividevamo, seguiva un elenco di 79 film e video e 2 cd rom (dal 1909 al 1996), tutti corredati da schede precise e ampia documentazione, che alimentavano la nostra ammirazione e allo stesso tempo suggeriva un percorso di ricerca storico-critica molto fecondo.

Quando, l’anno successivo a Pesaro con «Le avventure della nonfiction», Aprà propose un altro appassionante viaggio, da Chang, il documentario sugli elefanti di Cooper & Schoedsack, futuri registi di King Kong a Immemory di Chris Marker, passando per Gremillon, Welles e Godard ma anche da Frederick Wiseman, Emile de Antonio, Harun Farocki, Errol Morris, Hartmut Bitomsky (ai quali negli anni successivi avremmo dedicato retrospettive e omaggi), anche nella nostra testa il disegno si completò: le idee iniziavano a schiarirsi e il progetto autoformativo che stavamo seguendo era decisamente avviato. La programmazione festivaliera non è né il proseguimento della critica con altri mezzi né la sua alternativa antagonista, ma costituisce con quella uno dei poli di una dialettica in continuo divenire dove la scoperta dei film e la verifica (sempre) incerta della sala cinematografica si confrontano con la riflessione critica.

C’è quella lontana consapevolezza all’origine di Prometeo liberato – Il «Nuovo Cinema» per Adriano Aprà: una rassegna di film belli e, grazie anche al lavoro che Aprà ha avviato nel 1998 da conservatore della Cineteca nazionale, anche possibili. Il nostro modo di ricordare Adriano è di tornare ai film che aveva visto per primo e che per primo aveva programmato, lontani nel tempo vicini nello spazio, tutt’ora capaci di generare emozioni e avviare riflessioni critiche.

I tre programmi curati da Tommaso Isabella sono ispirati ai suoi interventi del 1969 su Cinema & Film n. 7/8, dove i film di Bacigalupo, Bargellini, Brunatto, De Bernardi Leonardi e Vergine stavano accanto a quelli Amico, Baldi, Bertolucci, Ferreri, Olmi, Ponzi e Taviani sotto il titolo Nuovo cinema italiano e del n. 9 dove Aprà titola Prometeo liberato il suo pezzo dedicato a Pietro Bargellini e con Spila scrive della Trilogia per un massacro di Mario Schifano, e alle sue programmazioni del Filmstudio e di Dimensione Super8 la grande rassegna del 1975 dedicata al formato ridotto che includeva tra le sezioni l’Underground (in dimensione già retrospettiva), il Cinema d’artista e quello militante.

In questo percorso abbiamo incontrato, ancora una volta dopo la magnifica esperienza sul cinema di Alberto Grifi, Anna Maria Licciardello che ci è stata preziosissima guida nella programmazione, Fulvio Baglivi che ci ha offerto un costante e fecondo confronto e ha curato per Fuori orario due notti dedicate ad Aprà che integrano la nostra rassegna, Stefania Parigi che ha accolto con gioia la nostra proposta e, infine, Tonino De Bernardi che ci ha comunicato la sua felicità di partecipare con due film al ricordo di Adriano.

* Direttore di Filmmaker Festival. Il testo è tratto dall’introduzione all’omaggio «Prometeo liberato» nel catalogo della rassegna.

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