Film sulla montagna da tutto il mondo, Lessinia
Festival A Bosco Chiesanuova, nel veronese
Festival A Bosco Chiesanuova, nel veronese
A Bosco Chiesanuova, nel veronese ha preso il via il 26° Film Festival della Lessinia, la rassegna cinematografica su vita, storia e tradizioni delle terre alte del mondo (www.ffdl.it). Fino al 30 agosto si potranno vedere 63 film provenienti da 40 Paesi del mondo, con 32 anteprime italiane di cui tre assolute. e dibattiti con i registi on line al termine delle proiezioni e in appuntamenti quotidiani sulle pagine social. Un Festival che non si è arreso al Covid-19, anzi… «un Festival vivo e dal vivo, e questa è già una notizia», afferma Alessandro Anderloni, dal 1997 direttore artistico, «riaprire un cinema è un’ipoteca di speranza. E con la nuova sala virtuale (www.ffdl.eventive.org) apriamo al futuro. Per la prima volta 38 dei film in programma saranno visibili da tutta Italia. Così l’emergenza si è trasformata in opportunità».
Che edizione sarà?
Sorprendente per linguaggi e stili che ci hanno indotto a togliere la distinzione, sempre più labile, tra film a soggetto e documentari; innovativa per il concorso che per la prima volta sarà suddiviso in lungometraggi (10 opere) e cortometraggi (18 opere); intensa nei temi e nelle ambientazioni, dove la montagna è teatro di vicende di emarginazione e fuga, di crescita e di congedo dalla vita, di riappropriazione di storie e tradizioni e di voglia di sovvertire le convenzioni, di radici cercate e sradicate e di una terra messa in pericolo dall’uomo. Siamo al centro della produzione internazionale dei film sulla montagna, non della montagna.
Quali i film da non perdere?
Sono 63, ovvero tutti i film di quest’anno, perché davvero non c’è uno solo di essi che non sia entrato con convinzione nel programma, dei 612 visti in selezione. Uno per sezione: per i lungometraggi Paroles de bandits di Jean Boiron-Lajous dove percorriamo la rotta transfrontaliera dei migranti tra Italia e Francia e incontriamo i ’banditi’ che difendono i diritti umani, per i cortometraggi Come far volare l’aquilone? di Loránd Gábor dalla Romania dove la prepotenza del potere ci riporta tragicamente alla realtà di oggi, per la sezione Montagne Italiane Creatura dove vai? di Gaia Formenti e Marco Piccarreda che ci invita in un Sud Italia scabro e onirico, per la nuova sezione FFDLgreen Das geheime Leben der Bäume di Jan Michael Haft e Jörg Adolph che con la voce di Peter Wohlleben racconta i segreti degli alberi e la loro salvaguardia per FFDL+, la sezione per bambini e ragazzi, dall’Iran The Kites di Seyed Payam Hosseini dove un aquilone ci insegna che le montagne non tollerano confini. Due i film italiani in concorso, Noci sonanti di Lorenzo Raponi e Damiano Giacomelli e This is not a Burial, it’s a Resurrection di Lemohang Jeremiah Mosese.
Com’è stata pensata la nuova sezione green?
Presenteremo sei film che ci costringono a fare i conti con la deforestazione e l’escavazione che sconvolgono ecosistemi sudamericani e greci, con il ritorno del lupo sulle Alpi e il dibattito se sia possibile la sua convivenza con gli uomini.
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