Visioni

Festival di Rotterdam tra generi, doc, e storie del mondo

Festival di Rotterdam tra generi, doc, e storie del mondoUna scena da Koko-di Koko-da di Johannes Nyholm

Cinema Annunciati gli otto titoli della quarantasettesima edizione in programma dal 23 gennaio al 3 febbraio.

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 10 gennaio 2019

Primo appuntamento della stagione festivaliera, il Festival di Rotterdam (23 gennaio-3 febbraio) ha annunciato ieri i titoli del suo concorso. Saranno otto i film (nessuno italiano) a correre per il Tiger Award, opere di giovani autori che da sempre sono protagonisti nella competizione della rassegna olandese. Si va da Koko-di Koko-da di Johannes Nyholm a No coração do mundo, un intreccio di storie e di vite che racconta gli abitanti di Contagem in Brasile, esordio di Gabriel Martins Alves e Maurílio Martins. Take Me Somewhere Nice firmato dalla regista olandese Ena Sendijarevic, (Import) è un road movie comico e tragico insieme che segue una ragazza bosniaca- olandese alla ricerca di un padre mai conosciuto. Carlos Marqués-Marcet (Anchor and Hope) presenta Els dies que vindran, la storia della vita di una coppia nei nove mesi che precedono la nascita del loro bambino. Per Present.Perfect., Shengze Zhu ha creato un ritratto di una generazione utilizzando il found-footage trovato nell’immenso patrimonio cinese dell livestreamer. Ulaa Salim per il suo primo film Sons of Denmark punta su un thriller ambientato a Copenhagen, il cui protagonista, un ragazzo di diciannove anni, sceglie la strada della radicalizzazione.

GRIGORY DOBRYGIN invece in Sheena667 segue la vita quasi noiosa di un uomo sconvolta dall’incontro con una ragazza arrivata da un mondo sconosciuto. Camila José Donoso in Nona. If They Soak Me, I’ll Burn Them racconta la figura della nonna, guerrigliera anarchica in Cile. Nel concorso Big Screen invece ci sono i nuovi documentari di Penny Lane, Hail Satan?, e di Anna Eborn, Transnistra, sui giovani nella Russia postsovietica. Anna Odell (The Reunion) torna a Rotterdam con X&Y, mentre Anke Blondé firma The Best of Dorien B..

CARLOS SORÍN con Joel gira un dramma in Patagonia e Bangla di Phaim Bhuiyan è una commedia personalissima sulla seconda generazione di immgrati indiani a Roma. Masterclass di Claire Denis e Jia Zhang-ke, Reygadas e Guillermo Arriaga, il Festival che tra le molte proposte comprende anche un omaggio alle immagini in 16 millimetri di Charlotte Pryce, sarà chiuso da The Hummingbird Project di Kim Nguyen, con Jesse Eisenberg e Alexander Skårsgard.

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