«Magnificenza della religiosità popolare», così definirei la mostra «Con Straordinario Trasporto», che riunisce per la prima volta: i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri di Sassari, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, appartenenti alla «Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane» patrimonio dell’UNESCO, e i Ceri di Gubbio il cui iter per essere riconosciuti Patrimonio dell’Umanità è in corso d’opera e di definizione. «Con Straordinario Trasporto» è allestita nella chiesa sconsacrata di San Sisto nel cuore di Milano, sede dello Studio Museo Francesco Messina, visitabile fino al prossimo 14 febbraio. È curata da Patrizia...