Mi raccontate con parole vostre la favola della formica e della colomba?
«Perché c’era una formica e poi anche una colomba. Ma all’inizio c’era solo la formica. La formica stava camminando lungo la riva del fiume, perché la formica aveva voglia di bere. Solo che… «. «Solo che c’è stato il fiume che si è mosso, l’acqua del fiume, allora è uscita un’onda dal fiume e la formica…. Insomma, l’acqua è andata sopra la formica e visto che la formica è molto ma molto piccola, anche se l’onda non era troppo grandissima, la formica per poco stava per annegare».

«Sì, perché poi si è formata una pozzanghera che per una formica, cioè per una formica così piccola come lei, cioè come tutte le formiche, sia nere che rosse, era come un lago, la pozzanghera, era grande come un mare, allora lei poteva anche morire per annegamento. Però non è morta». «Dopo qui c’è la colomba che vede la formica e c’è anche il disegno sul libro di quando arriva la colomba. Lei, la colomba, passava di lì proprio in quel momento e allora ha fatto una cosa bellissima una cosa di aiuto: ha preso un rametto da un albero, lo ha strappato, piccolo, con il suo becco, poi è volata col rametto in bocca certo la formica che stava per annegare nella pozzanghera, nell’onda del fiume per aiutarla». «Infatti la ha aiutata». «Infatti la formica si è messa a cavalcioni, che poi vuole dire come a cavallo, col il cavallo sotto e le gambe aperte, come un cavallo, come su un cavallo, e così si è salvata. Per merito della colomba, si è salvata la formica. Per il ramoscello che la colomba le aveva portato».

E come continua la favola?
«Questa era la prima parte, quella dove la colomba salva la formica da annegare. Adesso c’è l’altra parte, che c’è la formica che salva la colomba. Perché io mi so o accorto che le storie sono quasi tutte così. Cioè, quasi tutte queste favole degli animali. Prima uno ti salva e poi l’altro. Come un ringraziamento». «Perché bisogna, aiutarsi. È la morale, infatti. Perché le favole vogliono aiutarti a capire che bisogna aiutarsi uno con l’altro perché è meglio. Perché l’altro animale che hai salvato, magari dopo può aiutare te». «Comunque, dopo c’è questo cacciatore che riesce a catturare la colomba con la sua rete. La colomba mentre vola non la aveva vista e così si è infilata con le ali nella rete ed è caduta catturata. E allora…. Allora stava già per chiudere la rete e catturarla del tutto e portarla via, portare via la colomba, quando arriva la formica, che poi era già lì, e dà una morsicata al piede del cacciatore: allora il cacciatore fa un salto da male e così gli sfugge la rete dalle mani e la colomba esce dalla rete e vola via e si salva volando nel cielo e poi sul ramo di un albero». «Io però non ho mai visto una formica che dà una morsicata. Secondo me qui si vede che è proprio una storia inventata».

«Tutte le favole sono inventate, si capisce. Allora anche gli animali che parlano, non esistono». «Sì, ma una formica che morsica il piede di un cacciatore non esiste. Intanto perché lui, di certo, non era scalzo. Poi perché la formica è troppo piccola, anche la bocca, è piccola, è tutto piccolo. Una formica non può morsicare la scarpa o il calcagno o il piede di un cacciatore, perché non è mica uno scoiattolo o una volpe o un animale più grande». «Infatti a me questa favola non piace molto perché è un po’ strana, non esiste una formica così». «Insomma, ma nelle favole non ci sono solo le cose vere!» «Sì, ma un po’ sono vere e un po’ sono finte, invece questa favola sembra tutta falsa perché una formica è troppo piccola». «Io delle volte ho visto un formicaio e non ho mai visto delle formiche che si morsicavano».

«Beh, allora anche io, una volta, per esempio, ho preso una formica che mi camminava qui, sopra il braccio, ma io non ho sentito proprio niente, non mi ha proprio morsicato per niente, mi ha fatto solo un po’ di solletico ma con le zampe, mentre camminava, non mi ha fatto male, mi ha fatto solo un po’ ridere, poi non so neanche se le formiche hanno una bocca che ha i denti che possono tagliare un a rete o dare un loro a un cacciatore. No, non esiste proprio. Questa favola è tutta i inventata». «Però l’insegnamento è giusto».