Visioni

Fabio Concato, alle radici della canzone

Fabio Concato, alle radici della canzoneFabio Concato

Note sparse In un doppio album 22 classici dell'artista milanese per sola voce e chitarra e l'Umarell, il commovente brano nato durante il lockdown

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 27 gennaio 2021

Delicato interprete della quotidianità, Fabio Concato si dedica a un’operazione di riordino della sua discografia che va oltre la mera operazione «di catalogo». Perché questo doppio album è un piccolo incanto: 22 brani dal suo repertorio riletti per sola voce (e che voce) e chitarra acustica suonata dal maestro Andrea Zuppini. Una lezione a uso e consumo delle giovani generazioni, per comprendere come intensità e misura invece di potenza muscolare e ugola spianata, conferiscano il vero significato di un testo e l’emozione di una canzone. Cosè il Musico Ambulante ci consente di scoprire nuove sfumature per classici come Rosalina, Domenica Bestiale, Guido Piano, Fiore di Maggio. 22 brani più la bonus track L’Umarell, un tocco di jazz per la canzone – uscita nei mesi del lockdown – che meglio ha saputo cogliere il senso e la solitudine di questi tempi pericolosi. «Concato, con l’Umarell, ha consegnato alla storia, non solo della musica, il ricordo di un dramma», dice inoltre Adriana Beverini presidente del Premio Montale per la Musica riconosciuto a Fabio proprio nel 2020. Il doppio album uscirà nelle prossime settimane anche in una versione speciale in vinile.

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