Il Mef ha predisposto l’erogazione della dotazione finanziaria pari a 680 milioni di euro per Invitalia «affinché possa trasferire senza indugi la somma ad Acciaierie d’Italia».

Ieri intanto, dopo lo sciopero del 10 gennaio, è ripartito il dialogo fra azienda e sindacati ma l’Usb non è stata convocata al tavolo: critiche da M5s e Pd.

L’azienda ha confermato la previsione di produrre a Taranto nel 2023 almeno 4 milioni di tonnellate di acciaio con l’obiettivo di arrivare a 5 nel 2024.