Lavoro

Ex Ilva, reintegrato il lavoratore licenziato per un post su Facebook

Ex Ilva, reintegrato il lavoratore  licenziato per un post su FacebookLa protesta contro Acciaierie d'Italia (Ex Ilva) – Simona Granati

Il caso Il giudice del lavoro di Taranto dà ragione a Riccardo Cristello che aveva condiviso un testo sulla fiction «Svegliati amore mio» che parlava dell'inquinamento causato da una fabbrica e delle malattie che colpiscono i bambini. Usb: "Ha vinto la libertà di esprimere il proprio pensiero"

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 27 luglio 2021

Il giudice del lavoro del tribunale di Taranto Giovanni De Palma ha disposto ieri il reintegro di Riccardo Cristello, tecnico impiegato licenziato da Acciarierie d’Italia (l’ex Ilva) a seguito della pubblicazione sulla sua bacheca di Facebook di un post frutto di una condivisione che invitava alla visione della fiction «Svegliati Amore Mio», protagonista Sabrina Ferilli.

IL TESTO è stato giudicato dall’azienda «gravemente lesivo» per l’ìmmagine del gruppo e «del presupposto fiduciario del rapporto di lavoro. La serie televisiva racconta la storia di una bambina che si ammala improvvisamente. La madre impersonata da Ferilli capisce che la malattia ha colpito altri bambini che vivono vicino alla fabbrica, la stessa per cui lavora suo marito. La storia, evidentemente ispirata a quanto accaduto a Taranto, non menziona né la città pugliese né l’ex Ilva. Inoltre i fatti raccontati da Ricky Tognazzi e da Simona Izzo risalgono al 2002, un periodo antecedente all’arrivo di ArcelorMittal Italia nella gestione del siderurgico tarantino.

IL TRIBUNALE ha escluso «che le offese possano essere estese alle proprietà intervenute successivamente allo svolgersi delle vicende ad esse sottese». Non vi è modo di ritenere «che i riferimenti allo stabilimento di Taranto presenti nel medesimo post permangano nel presente e si proiettino verso il futuro, sì da interessare anche la Acciaierie D’Italia s.p.a». Ora l’azienda è obbligata al reintegro di Cristello, al pagamento di un risarcimento non superiore a dodici mensilità calcolata dall’ultima retribuzione, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello della effettiva reintegrazione, maggiorati degli interessi.

«ASPETTAVO questa notizia da quattro mesi. Bella per me e per la mia famiglia, e per tutti coloro che ancora credono nella giustizia. Ringrazio il giudice per la sensibilità e l’obiettività mostrate nell’interpretare i fatti» ha detto Cristello, 45 anni – Ringrazio il sindacato Usb, l’avvocato Mario Soggia, i produttori e gli attori della fiction che si sono immedesimati nella mia situazione e non mi hanno fatto mancare il loro appoggio. È una giornata che non so descrivere, piena di gioia, nella speranza che possa essere un punto di arrivo, e non l’inizio di nuove battaglie». Una volta appresa la notizia del licenziamento Sabrina Ferilli aveva offerto anche il suo sostegno economico per il ricorso di Cristello. Nella vicenda è intervenuto il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha chiesto spiegazioni all’azienda. Per Francesco Rizzo, coordinatore provinciale Usb di Taranto, «ArcelorMittal va ko grazie ad una sentenza che rende giustizia ad un lavoratore ingiustamente licenziato» e «a vincere è il rispetto della libertà di esprimere il proprio pensiero. Partiamo dalle odierne considerazioni per interrogare il governo, sulla capacità degli attuali manager che oggi rappresentano la società di affrontare questioni delicatissime da cui dipende il futuro dello stabilimento e della città».

«LICENZIARE Riccardo Cristello per un post fu un errore madornale da parte di ArcelorMittal, lo denunciammo immediatamente mettendoci al fianco dell’operaio e al fianco di tutti i lavoratori vessati da un clima insopportabile – ha detto Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto – Il giudice del lavoro ha reso giustizia. Possiamo affermare che la dignità anche di un solo lavoratore va sempre rispettata».

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