Ex Ilva, Fiom: serve continuità produttiva
Audizione in Senato delle parti sociali sull’ex Ilva per la conversione del decreto. «Il commissariamento rischia di aprire una voragine da oltre 140 milioni nei bilanci delle aziende dell’indotto», sostiene Aigi, in rappresentanza di 100 imprese e 4.000 lavoratori di Taranto.
«Il 40% dei lavoratori dell’indotto non ha ancora ricevuto lo stipendio di dicembre e la tredicesima e stiamo registrando i primi licenziamenti», afferma il segretario generale Uilm Rocco Palombella.
Il segretario generale Fiom Michele De Palma critica i soli 320 milioni di prestito ponte: «Non bastano perché con questa cifra non ci sarebbero nemmeno le premesse per poter garantire appalti e materie prime». «Fondamentale – secondo De Palma – è indicare nel decreto la continuità produttiva, oltre che quella aziendale, perché «permette di tenere in manutenzione gli impianti. È necessario poi un ammortizzatore unico in deroga per garantire la continuità occupazionale e l’integrazione salariale per i tutti i lavoratori».
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