Lavoro

Ex Ilva, 98% degli operai è per nazionalizzare

Ex Ilva, 98% degli operai è per nazionalizzareLa portineria di Acciaierie d'Italia a Taranto – Foto LaPresse

Taranto Al referendum hanno votato quasi 6.500 lavoratori. Il 19 sit-in sotto palazzo Chigi e sciopero contro le scelte del governo e Arcelor Mittal

Pubblicato più di un anno faEdizione del 12 gennaio 2023

Sindacati in pressing per un intervento diretto dello stato nelle acciaierie ex Ilva. Il referendum indetto da Uilm, Fiom e Usb infatti ha collezionato oltre il 98% di Sì alla ricapitalizzazione immediata di Acciaierie d’Italia da parte di Invitalia che salirebbe così in maggioranza, ponendo fine alla gestione di Arcelor Mittal.

Oltre agli operai di Taranto, hanno votato anche quelli di Cornigliano, Novi Ligure, Racconigi e Marghera: 6326 i lavoratori votanti considerato che almeno 4.700 sono in cassa integrazione.

Uilm Fiom e Usb (senza la Fim Cisl) contestano l’ultimo decreto del governo e gli operai tarantini torneranno a Roma il 19 gennaio per un sit-in sotto palazzo Chigi, accompagnati dalle istituzioni locali. Il tutto avverrà durante lo sciopero proclamato in tutti i siti.

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