«Non sono una femminista radicale, perché non credo nell’efficacia della mentalità dell’assedio. Però conosco i problemi legati all’essere donna: nel corso degli anni le donne che ho fotografato mi hanno parlato di sé e della loro vita. Ognuna aveva la sua storia da raccontare, femminile sì ma anche assolutamente umana» – scrive Eve Arnold (Philadelphia, 1912, Londra 2012) in Unretouched Woman (1976) –. Nel mio lavoro alcuni temi ricorrono di continuo: sono stata povera e ho voluto documentare la povertà; ho perso un figlio e sono stata ossessionata dalle nascite; mi interessava la politica e ho voluto scoprire come influiva...