I falchi e le colombe che si affrontano nel consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (Bce) hanno trovato ieri a Francoforte un accordo all’unanimità sull’aumento a sorpresa dei tassi di interesse di 0,5 punti base, e non dello 0,25 come previsto, e sul varo dello «Strumento per la protezione della trasmissione della politica monetaria» (Tpi), detto anche «scudo anti-spread». L’intesa ha accontentato i primi e ha tranquillizzato le seconde. Per il momento, anche se molti sono i dubbi le incertezze su un ciclo economico in netto peggioramento ed esposto a variabili della crisi globale che la Bce ha prima trascurato...