Epidemia, a che punto siamo
Il punto I numeri restano stazionari e sotto controllo. Ma il timore di nuovi focolai induce alla cautela
Il punto I numeri restano stazionari e sotto controllo. Ma il timore di nuovi focolai induce alla cautela
Nella giornata di ieri si sono registrate 71 vittime di Covid-19 e 202 nuovi casi. Il bilancio totale dell’epidemia è di 34.114 vittime. Circa la metà dei casi (99) è stata riscontrata in Lombardia.
Mentre i nuovi casi diminuiscono, il numero di vittime è stabile: sono state 513 nell’ultima settimana, sostanzialmente lo stesso numero della settimana precedente quando erano state 529. «È un trend che definiamo ottimisticamente positivo. Ma non ci consente di abbassare la guardia, focolai importanti ci sono.I numeri della pandemia nel mondo sono sconvolgenti» ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico che assiste la protezione civile, durante l’audizione presso la commissione Istruzione e Cultura della Camera, in cui ha esposto l’orientamento del governo sulla riapertura delle scuole dopo l’estate.
«A settembre ci sarà un movimento di 9 milioni di studenti, operatori della scuola e famiglie«, ha detto Miozzo «il consiglio è suggerire un differenziamento dell’inizio delle lezioni e dell’uscita per evitare gli assembramenti, ridurre al minimo la presenza di genitori e soggetti estranei nelle scuole, la rimodulazione delle aule per assicurare 1 metro di distanziamento, privilegiare gli spazi esterni».
Il comitato di esperti chiede anche che dai 6 anni in su gli alunni indossino mascherine, ma si dice «pronto a rivedere rileggere e riorientare le indicazioni che abbiamo dato» alla luce dell’evoluzione dell’epidemia. Per la scuola inizia un’estate senza certezze.
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