Ennio Morricone, il maestro e quel genio «mistico»
Note sparse Un volume scritto da Marco Morricone e Valerio Cappelli dedicato al grande musicista scomparso
Note sparse Un volume scritto da Marco Morricone e Valerio Cappelli dedicato al grande musicista scomparso
Un libro che porta con sé il suono di una musica interiore, qualcosa di inarrestabile che affiora nella mente di un uomo. A scriverlo Marco Morricone, figlio primogenito del compositore, e Valerio Cappelli, critico del Corriere della Sera e amico di lunga data dell’artista.
Un ritratto in cui scorre la vita di una famiglia attorno a una stanza dove le intuizioni prendono forma, un mondo di rumori e di silenzi di una città che è Roma, la narrazione di incontri artistici, di grandi amicizie e di un amore coniugale incrollabile, storie di cinema e melodie che le pagine sprigionano.
Tante le curiosità come il viaggio di famiglia a Saint-Tropez per incontrare Joan Baez. Lei definì Here’s to you per il film Sacco e Vanzetti un inno. Non parlava una parola d’italiano, Morricone non sapeva l’inglese, eppure si capirono: «fu una sorta di esperienza mistica».
Gli autori presentano il libro al Teatro Argentina il 10 novembre, alle 18.30, dopo l’ultima replica di Notte Morricone, il travolgente omaggio al compositore firmato da Marcos Morau per il Ccn/Aterballetto.
Partecipano Michele Placido, Claudia Gerini, Monica Guerritore, Gabriele Lavia.
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