Visioni

Emily Watson e il destino di una donna

Emily Watson e il destino di una donnaEmily Watson e Ben Chaplin in una scena di «Apple tree yard - In un vicolo cieco»

Televisione Il 21 e il 28 novembre su Laeffe «Apple tree yard - In un vicolo cieco», miniserie in quattro puntate tratta dal romanzo di Louise Doughtya

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 21 novembre 2017

Cinquantenne irreprensibile moglie, due figli adulti, Yvonne Carmichael è anche una genetista stimata dalla carriera avviatissima. Ma un incontro con un uomo affascinante e misterioso, (Ben Chaplin), le stravolge l’esistenza. È l’incipit di un intrigante miniserie – Apple Tree Yard – In Un vicolo cieco, da questa sera su LaF (Sky139) ore 21.10, ispirata al romanzo Fino in fondo di Louise Doughtya. Una superproduzione Bbc – capace di catturare lo scorso gennaio davanti ai teleschermi oltre 8 milioni di spettatori, frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto una sceneggiatrice del calibro di Amanda Coe e un cast di attori guidato dalla protagonista, Emily Watson (due candidature agli Oscar per Le onde del destino e Hilary e Jackie).

«Yvonne – spiega l’attrice britannica in un’intervista – è una donna della mia età con una vita regolare che improvvisamente viene assalita dalla passione per questo estraneo. All’inizio sembra tutto eccitante, ma poi le cose non vanno come dovrebbero…». L’illusione di una perfetta esistenza borghese nella periferia di Londra va in frantumi. Yvonne è al Parlamento per discutere di «clonazione» quando incontra l’uomo del quale non conosce il nome. Nel diario aggiornato ogni sera mentre il marito sta dormendo, lo definisce «mister X». Solo più tardi scopriremoche si chiama Mark Costley, personaggio ambiguo di cui non è chiara l’occupazione: un commesso, uomo d’affari, una spia?: «Mi piace sottolineare il fatto che Yvonne – prosegue la Watson – sia una scienziata che ha passato tutta la vita ad essere razionale. Ora è fragile e totalmente fuori controllo».

Così la protagonista muta radicalmente, complice anche una violenza subita («La paura ci rende tutti animali», ammette a se stessa). Una scena forte, costruita sulle testimonianze reali di alcune vittime di abusi sessuali, e che ha suscitato un forte dibattito nel Regno unito, nella critica e nel pubblico.

«Per attrici della mia età nei film e in tv gli spazi si riducono sempre più. È come se ha una certa età non venissimo più considerate, buone soltanto per interpretare nonne. E invece questo è un ruolo dalla notevole potenza sessuale. Un tema molto serio e volevo essere rassicurata sul fatto che sarbbe stato gestito in modo corretto prima di accettarlo». Il 28 novembre, stessa ora, gli ultimi due episodi.

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