Visioni

Emerson Lake & Palmer, neoclassicismo futurista

Emerson Lake & Palmer, neoclassicismo futuristaEmerson Lake & Palmer

Musica Pubblicato il box antologico «Fanfare 1990-1997», comprende l’intera discografia del gruppo, 8 live e 4 album remixati in Blu-ray

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 30 ottobre 2021

I NICE sono una formazione inglese degli anni ’60 che ripropone, in modo un po’ ingenuo, brani di musica classica in chiave proto-prog. La loro attrazione principale è il tastierista prodigio Keith Emerson, che però dopo qualche anno sente come angusti i limiti della band e forma un supergruppo con il cantante e bassista Greg Lake (King Crimson) e il batterista Carl Palmer (Atomic Rooster). Grazie al precoce utilizzo del moog, intrecciato a un uso luciferino dell’hammond e arricchito da escursioni al piano, gli Emerson Lake & Palmer coniano un sound potente e raffinato al tempo stesso, con molte, a volte sorprendenti riprese di pezzi di musica classica. Ma a causa di troppo frequenti divagazioni, brani fuori contesto e un songwriting non sempre all’altezza, la loro esorbitante carica espressiva, spesso oscura e con riferimenti mitologici, viene parzialmente inficiata, lasciando una macchia sulla loro reputazione. Ciò non impedisce ai tre di rilasciare mezzi capolavori quali l’epico Tarkus (1971), il sofisticato Trilogy (’72), l’irruente Brain Salad Surgery (’73).

LA BAND in tour diventa uno spettacolo itinerante, con decine di camion che trasportano la strumentazione del gruppo, soprattutto quella di Keith Emerson, che, come con i Nice, diviene il baricentro dell’ensemble, anche se l’apporto dato dagli altri 2 componenti rimane insostituibile. Dopo il fantastico live Welcome Back, My Friends… però, il trio comincia a perdere completamente il senso delle proporzioni.
Incurante dell’avvento del punk, nel ’77 partorisce Works vol.1, un doppio lp ambizioso quanto vuoto e imbarazzante, di cui si salvano forse solo Piano Concerto n°1 di Emerson, con la London Philarmonic Orchestra, e il rifacimento di Fanfare For The Common Man di Aaron Copland. Works vol.2 è pressoché una raccolta di scarti, mentre Love Beach (’78) è un tentativo di agganciarsi all’AOR, così come lo saranno gli album della reunion: Black Moon (’92), più orientato verso il progressive e In The Hot Seat (’94), con tendenze più marcatamente FM. Le tragiche scomparse, nel 2016, di Keith Emerson e di Greg Lake, rendono ovviamente impossibile qualsiasi altro «ritorno di fiamma».
La Warner ha licenziato Fanfare 1990-1997, un lussuoso box che comprende l’intera discografia del gruppo, oltre a 8 live dalla resa più che buona, di cui 2 in triplo vinile, e 4 album remixati in Blu-ray.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento