Elogio della “tunisianité”. «È come un mosaico»
La marcia di domenica a Tunisi – Lapresse
Internazionale

Elogio della “tunisianité”. «È come un mosaico»

Intervista Habib Khazdaghli, simbolo della resistenza ai salafiti e dei valori laici. La strage del Bardo, l’«identità assassina», il Mediterraneo, i migranti in fuga... Di ritorno dalla marcia di domenica scorsa, parla il preside che ha vietato il niqab all’università di Tunisi
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 marzo 2015
L’immagine dei salafiti che issano il vessillo nero sul tetto dell’università La Manouba di Tunisi mentre una studentessa difende coraggiosamente la bandiera nazionale, è il simbolo dei due volti del paese nel post-rivoluzione. Siamo nel marzo 2012, quando l’estremismo religioso «sopito» durante la dittatura di Ben Ali prova ad emergere con prepotenza e l’anima laica della Tunisia non ci sta. In questo clima di conflitti, Habib Khazdaghli, preside della facoltà di Lettere al suo primo mandato, diventa allora protagonista della resistenza all’islamismo radicale e della tutela dei principi laici. Opponendosi alla costruzione di una moschea all’interno del campus e vietando...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi