Visioni

Elliot Murphy oltre la frontiera

Elliot Murphy oltre la frontieraElliot Murphy

Note sparse E' un incanto «Prodigal son», il ritorno discografico del cantautore newyorkese talentuoso quanto sfortunato.

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 giugno 2017

Basterebbe iniziare con l’ascolto di Let me in o Karen where are you going per comprendere l’intensità e la dolcezza che esprime questo nuovo lavoro di Elliot Murphy. Non c’è solo il vecchio country o il blues, non ci sono più solo le radici musicali americane, ma tanto altro. Una raffinatezza che il cantautore e giornalista statunitense, trasferitosi da tempo a Parigi, riesce ad esprimere con chiarezza nei testi. La semplicità sembra essere la forza di questo album, semplicità non intesa in senso lato, ma come massima voglia di esprimere i sentimenti in maniera chiara e «pulita», affinchè dall’altra parte ci sia solo la comprensione massima. Il nuovo Prodigal son è una raccolta da ascoltare ma anche da…guardare, come in un bel film drammatico dal finale inaspettato, dove non muore nessuno ma non tutti vivono «felici e contenti». Perché dalle parole di Elliott è chiaro che bisogna provare a ritrovare la purezza dei sentimenti e lottare ancora, sempre, senza fermarsi mai. Regalatevi il piacere di ascoltare le cose semplici che arrivano dopo un lungo e tortuoso percorso.

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