Usare Eliza per parlare di Zachtronics può sembrare una furbata: d’altronde, è uno dei pochi titoli pubblicati da questo editore che non sia stato prodotto sotto la guida di Zach Barth, il fondatore dello studio, ma di quella di Matt Burns, compositore e scrittore. Eppure, con l’arrivo dell’ultimo gioco dello studio prima dell’annunciata chiusura (e un’antologia atipica nel prossimo futuro), mi è stato impossibile non pensare subito all’incredibile esperienza vissuta con Eliza, un racconto interattivo che è stato in grado di darmi quanto molto del contemporaneo «cyberpunk» non sembra più voler offrire. «Non è la specie più forte e più...