Elettroshock e demoni per un ectoplasma
Antonin Artaud, autoritratto del dicembre 1946
Alias Domenica

Elettroshock e demoni per un ectoplasma

Il 22 gennaio 1943 un Artaud sdoppiato approda all’Istituto psichiatrico del dottor Ferdière. Gli «Scritti di Rodez», ora tradotti da Adelphi, sono il referto letterario di quell’internamento, dal cattolicesimo delirante alla blasfemia
Pubblicato più di 7 anni fa
Il 22 gennaio 1943, dopo aver effettuato una tappa di qualche giorno presso la struttura ospedaliera rurale di Chezal-Benoît, Antonin Artaud approda all’istituto psichiatrico di Rodez. Ha un aspetto inquietante: pesa 55 chili, è quasi completamente sdentato, la barba incolta, farnetica. È preda di un singolare sdoppiamento di personalità: firma infatti le proprie lettere con il cognome materno, Nalpas, e dichiara che Antonin Artaud è morto nell’agosto 1939 nel manicomio di Ville-Évrard a causa delle sevizie subite. Si crede la reincarnazione di qualche santo o del Messia e combatte a lungo contro le orde di demoni che lo assillano. La...
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