il manifesto del 23 febbraio 2018
La riforma dell’ordinamento penitenziario, fiore all’occhiello del ministro della giustizia Orlando, finisce nell’urna (funeraria). Gentiloni la congela rinviandola al dopo voto. Proteste e delusione del Garante nazionale dei detenuti e dei Radicali. Le destre esultano
Per sfogliare il PDF puoi abbonarti oppure acquistare singolarmente
(Se vuoi leggere questa edizione puoi acquistare il singolo PDF oppure abbonarti)