il manifesto del 20 marzo 2016
Oggi Obama arriva all’Avana. Cade il muro del nemico caraibico eretto dopo la rivoluzione castrista del 1959.
Ma restano il blocco economico, la prigione di Guantanamo, la minaccia di Trattati economici diseguali e una destra all’offensiva in Sudamerica. Con gli Usa spaccati sul futuro, tra l’interventismo «umanitario» di Hillary Clinton e l’isolazionismo parafascista di Donald Trump
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