La Federazione nazionale della stampa (Fnsi), il sindacato dei giornalisti, adotterà tutte le «più efficaci forme di lotta, compreso lo sciopero» per rispondere «ai continui attacchi all’informazione» del governo che ha tagliato «i contributi pubblici a partire da Radio Radicale, Il Manifesto, Avvenire, i giornali diocesani e in cooperativa». Azioni «volte a scardinare i principi sanciti dalla Costituzione per il diritto dei cittadini ad essere informati; i bavagli imposti ai cronisti attraverso le minacce, le querele temerarie e il carcere per i giornalisti previsto in caso di condanna per diffamazione; l’umiliazione del lavoro autonomo». È questo il mandato conferito dall’assemblea...