Il 2020 potrà essere per il settore delle costruzioni l’anno del ritorno in piena recessione o l’anno dell’avvio di una svolta: dipenderà dalla capacità del governo di invertire una politica economica fondamentalmente passiva e subalterna che, in particolare nell’ultimo anno, ha di fatto bloccato molti cantieri, scommettendo su una deregolamentazione che ha solo, ulteriormente, ingolfato la “macchina”. Dipenderà dalla volontà delle imprese di avviare un positivo ciclo di investimenti su ricerca, innovazione, sostenibilità ambientale e dalla volontà degli enti locali e delle grandi stazioni appaltanti (Anas, Rfi, Regioni, Comuni) di qualificare la propria azione valorizzando la qualità (e non il...