Visioni

Echi da un paese che ritrova la memoria

Echi da un paese che ritrova la memoriaAdoriza

Note sparse «Cantando le nostre radici», un live degli Adoriza alle origini del suono popolare

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 25 settembre 2019

Un disco che arriva da lontano. C’era una volta il Grand Tour della giovane nobiltà europea che al di qua delle Alpi s’inchinava al cospetto della bellezza delle antichità italiche. Con Goethe, il Tour divenne Viaggio in Italia; lo stesso ebbe anche interpreti autoctoni e per loro basta citarne tre: Antonio Stoppani con il suo Il Bel Paese, Roberto Rossellini e più vicino Guido Ceronetti che a «il» preferì «un». In parallelo e progressivamente alle narrazioni geografiche e antropologiche si scoprirono melodie e canti popolari che sovvertivano tecniche e sentimenti (amore, lavoro, rivolta). Queste filtrate, dagli anni ’50 in poi, diedero il la al fenomeno del folk revival. Da qui la dozzina di brani che gli Adoriza, nella dimensione live dell’album, suggeriscono legami inaspettati tra le diverse matrici canore tradizionali di un paese che, ritenuto senza memoria, quando la riacquista ha ancora molto da insegnare.

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