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Ecco perché affoga la «città diffusa»

Roma. Basta un temporale un po’ più consistente e interi quartieri vanno sott’acqua, i fiumi esondano, i sottopassi diventano cisterne di acqua melmosa. Un territorio indebolito dall’elemento che più doveva consolidarlo, il cemento delle città
Roma. Basta un temporale un po’ più consistente e interi quartieri vanno sott’acqua, i fiumi esondano, i sottopassi diventano cisterne di acqua melmosa. Un territorio indebolito dall’elemento che più doveva consolidarlo, il cemento delle città
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2014
Alberto Ziparo
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2014

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