Ecatombe sulla costa libica
I corpi senza vita sulla spiaggia di Zuwara in Libia
Internazionale

Ecatombe sulla costa libica

Forse 200 morti nel naufragio di un barcone a Zuwara, sulla costa libica. Gli abitanti inscenano una protesta contro i trafficanti Forse 200 morti nel naufragio di un barcone a Zuwara, sulla costa libica. Gli abitanti inscenano una protesta contro i trafficanti. Li chiamano “vampiri” ma non è detto che non siano gli stessi scafisti e le loro famiglie. Circa 150 i superstiti trasportati in un centro di detenzione al confine con la Tunisia che è roccaforte dell’Is e degli stessi trafficanti, che sono spesso le stesse persone. La Casa Bianca sprona l’Europa a dare una stretta alla tratta di profughi ma i profughi potrebbero essere usati come scudi umani in caso di bombardamenti della costa libica. L’Unhcr dice che sono già 300 mila i rifugiati e migranti che hanno tentato nel 2015 di attraversare il Mediterraneo, 2.500 non ce l’hanno fatta
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 29 agosto 2015
Le spiagge di Zuwara, città costiera della Libia proprio di fronte all’Italia, sono disseminate di cadaveri come non si vedeva dal periodo più incandescente della guerra civile scoppiata quattro anni fa, quando la piazza principale era teatro giornaliero delle scorribande di diverse tribù in lotta nella zona. Solo che adesso i corpi che affiorano e che la gente cerca di portare a riva e lavare con acqua pulita, secondo i doveri dell’Islam, per poi procedere alla sepoltura, sono i corpi dei migranti. Hussein Asheini, locale capo della Mezzaluna Rossa, intervistato da Al Jazeera, dice che ne sono stati raccolti già...
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